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Autore Topic: da un Inchiesta di Altroconsumo  (Letto 1035 volte)

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da un Inchiesta di Altroconsumo
« il: 27/05/2010, 08:32:50 »
Emergenza strade: Sicurezza a rischio

Inchiesta di Altroconsumo, associazione per la difesa dei consumatori, che ha passato al setaccio 2.500 km della nostra rete viaria, tra autostrade, tangenziali e strade statali, per scoprire tutti i buchi neri della nostra viabilità. Grandi rischi per i motociclistiti MAURILIO RIGO


Strade italiane a rischio. E' questo il cuore di una nuova inchiesta di Altroconsumo, associazione per la difesa dei consumatori, che sul suo magazine di giugno, ha passato al setaccio 2.500 km della nostra rete stradale per scoprire i punti più "a rischio", filmando e fotografando le situazioni più scabrose.

Pali in mezzo alla strada, assenza di guard rail, scarpate senza protezioni, dossi non segnalati: le nostre strade sono disseminate di vere e proprie trappole e a farne le spese sono spesso - secondo Altroconsumo - propri i motociclisti, rei però di avere spesso uni stile di guida scorretto di chi guida un motociclo.

"A volte - spiegano ancora ad Altroconsumo - capita di assistere a delle manovre spericolate  o quantomeno azzardate da parte dei motociclisti, soprattutto nelle città trafficate gli slalom tra i veicoli, i sorpassi azzardati e le invasioni delle corsie preferenziali sono all'ordine del giorno". Ma non è colpa solo dei centauri scapestrati: "Quando si parla di asfalto sconnesso, di segnaletica inadeguata o di guard rail a effetto ghigliottina - recita l'inchiesta - non è una semplice questione di destino sfortunato o di imprudenza: scelte sbagliate, scarsa manutenzione, investimenti miopi sono spesso all'origine della scarsa sicurezza stradale che emerge da questa inchiesta in lungo e in largo per la Penisola".

Verificata sul campo la condizione delle nostre infrastrutture viarie agli esperti dell'associazione dei consumatori (e non solo...), sorgono spontanei alcuni interrogativi: "Dove finiscono i soldi? Eppure, stando ai bilanci, ogni anno lo Stato investe 5 miliardi di euro solo per la manutenzione delle strade. Dove vanno a finire questi soldi? Possibile che non bastino a migliorare le condizioni dell'asfalto? In più c'è il pedaggio, che siamo tenuti a pagare al casello, e che serve a risarcire le società autostradali (oggi privatizzate) delle spese di costruzione, di esercizio e di manutenzione delle infrastrutture. Un investimento che da noi non si riesce ad ammortizzare, come invece è stato fatto da Inghilterra e Francia, dove la maggior parte delle autostrade non si paga".  

L'inchiesta di Altroconsumo infine, non si limita a individuare le situazioni potenzialmente pericolose ma fornisce anche alcune soluzioni di semplice applicazione che se messe in pratica potrebbero contribuire a evitare tanti incidenti e salvare molte vite.
L'allarme, ampiamente documentato, lanciato dall'associazione si unisce al coro di proteste di tante altre organizzazioni ma pare destinato a restare inascoltato e intanto sulle nostre strade si continua a morire anche solo per una buca rattoppata male, figuriamoci sperare di ottenere guard rail protetti o cuscinetti per assorbire l'impatto su alberi o pali di cemento che costeggiano le strade.

Fonte: La Repubblica (26 aprile 2010)


Aggiungo io... Da quanto è che lo diciamo!? Arrivano ora loro? Meglio tardi che mai!! Vediamo se smuovono qualcosa..

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« Risposta #1 il: 27/05/2010, 09:46:48 »
NOn si paga in Francia???????????????????????????????'
Allora sono io che prendo le autostrade sbagliate

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« Risposta #2 il: 27/05/2010, 10:10:20 »
Citazione da: "Taliesin"
NOn si paga in Francia???????????????????????????????'
Allora sono io che prendo le autostrade sbagliate


Aggiungimi alla lista  :cry:  :evil:  :?  :x

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« Risposta #3 il: 27/05/2010, 10:17:16 »
C'è stata infatti una manifestazione del coordinamento motociclisti il 16 maggio proprio inerente al pedaggio autostradale.. ho postato anche qua:

 Vita di club »  Eventi e manifestazioni » 16/05 - Protesta per la Riduzione dei Pedaggi Autostradali.

La Situazione dei Pedaggi in alcuni paesi Europei:

- Svizzera bollino annuale uguale per tutte le categorie

- Francia classificazione per categoria (moto, auto, autocarri leggeri, autocarri pesanti e autobus, autotreni) le moto pagano il 60% della tariffa auto;

- Spagna come l'Italia, tranne che sulla Barcellona-Sitges (le moto pagano il 60%)

- Portogallo le moto pagano il 60%

- Grecia le moto pagano il 50%

- Germania gratis

- Belgio Gratis, tranne un tunnel (3 km) a tariffa unificata

- Olanda gratis

- Lussemburgo gratis

- GB gratis

- Irlanda Gratis

- Svezia gratis

- Norvegia gratis, tranne un ponte a tariffa unica

- Danimarca gratis

- Finlandia gratis

- Jugoslavia le moto pagavano il 50% o non pagavano affatto

- Austria con bollino settimanale, bimestrale o annuale; le moto pagano il 60%

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« Risposta #4 il: 27/05/2010, 10:19:33 »
Ecco il link alle foto della manifestazione per la riduzioen dei pedaggi: Maxmoto pics

e chi vuole scaricarsele: File.zip 91Mb

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« Risposta #5 il: 27/05/2010, 10:24:01 »
Sicurezza stradale: fra novembre 2009 e febbraio 2010 abbiamo percorso 2545 km di strade italiane alla caccia di punti pericolosi per la sicurezza. Nella cartina qui sotto trovi , per ciascuna delle tratte ispezionate, le foto di alcuni esempi negativi e positivi dello stato di salute delle nostre strade.

Queste le strade che abbiamo percorso:
Tangenziale Milano (A1;A50;A51;A52;A4) - A14 Passante di Bologna - GRA Grande Raccordo Anulare di Roma - Tangenziale di Napoli - A 03 Salerno-Reggio Calabria - A14 Ferrara-Mare - SS 007 quater ( via Domiziana) - SS 008 (via del Mare) - SS 009 (via Emilia) - SS 013 (Pontebbana) - SS 016 (Adriatica) - SS 148 (Pontina) - SS 207 (Nettunense) - SS 213 (Flacca) - SS 309 (Romea)

fonte: http://www.altroconsumo.it/sicurezza-stradale/

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« Risposta #6 il: 27/05/2010, 10:28:11 »
Ecco un utile documento da scaricare:

 Infortunio per cattiva manutenzione strada: chiedere il risarcimento al Comune

Può capitare di cadere e infortunarsi a causa della cattiva manutenzione del manto stradale. In questo caso si può scrivere al Comune per chiedere il risarcimento dei danni e la sistemazione della parte di strada (o marciapiede) rovinata e quindi pericolosa.

fonte: Altroconsumo