....mi è capitato di leggere questa poesia di un autore napoletano contemporaneo dal titolo Clito:
Sta Clito con sue labra di corallo
rosse, carnose e tumide in agguato
sul limitar de l'antro inesplorato,
ed il nitrir già intende del cavallo.
Il focoso animal che fu spronato
a conquistare il disiato vallo,
ne l'ansia de la corsa ha scalpitato
scintillando da l'ugna di metallo.
Ella motteggia, poi che molti amanti
dopo la corsa e l'affannosa meta,
nel desio del goder caddero affranti!
Ecco il destrier! Già tenta la via scabra.
Ma stramazza in sua febbre inconsueta.
E Clito ride da le grandi labra! ...
ke ve ne pare?
?........
simpatica e profonda.....
saluti passerotto68