Ancora un ringraziamento particolare agli organizzatori, alle staffette e a tutti i partecipanti...............siete mitici !
Cisa Tour 2014.
Eccoci di nuovo a vivere un week end di mototurismo.
Stavolta il tutto è stato ottimamente organizzato dall' FJR 1300 Club Italia e dai suoi fantastici componenti.
Sulla carta tutto è perfetto: la location, gli itinerari,il cibo e devo dire, ora che l'ho vissuto che l'organizzazione è stata da 10 e lode.
Attirato dal nome e dalla visita al monumento in onore di Marco Simoncelli non ci ho pensato due volte ed in men che non si dica mi sono ritrovato a cavalcare la mia Betty facendo una scorpacciata di chilometri.
Questo lungo week end, per me e qualche amico inizia dal Venerdi' 19 Settembre, quando partito con Centaedo ci ritroviamo all'uscita di Imola per incontare Andrea1970 e Lazybear.
Il meteo non è dei migliori, ma non prendiamo una goccia d'acqua e nonostante la fitta nebbia, riusciamo comunque a gustrci la salita verso Zocca.
Ceniamo nella rinomata trattoria “ DA AMELIA” , assaporando le pietanze sapientemente preparate dai gestori, apprezzando in manira particolare il “friggione”. Si fa rientro per le strade deserte e illuminate soltanto dai fasci di luce delle nostre belle fino ad arrivare a casa di Andrea e Lara che per l'occasione ci hanno omaggiato di un'ospitalità fuori dal comune.
Sveglia alle 07:00 e dopo abbondante e succulenta colazione carichiamo le moto per dirigerci all'appuntamento con il resto del gruppo presso lo Yamaha Shop di Parma. Piove in maniera decisa ed è inevitabile indossare l'antipioggia.
Finalmente giungiamo all'appuntamento e già un nutrito gruppo di amici ci stà aspettando. Saluti di rito con vecchie e nuove conoscenze, gradito aperitivo all'interno del locale con relativa consegna dei gadget ed un breefing per mettere tutti al corrente dello svolgimento del bel programma.
Ci siamo, tutti in sella ed ha pure smesso di piovere da un pezzo, non rimane altro da fare che innestare la prima e partire ed è una goduria vedere il lungo serpentone che si muove !!!
Bellissime le strade ed i paesaggi che ci condurranno fino al monumento al Sic ! E la Cisa è garanzia di divertimento, nonostante la nebbia che a tratti ci avvolge. Sosta di rito per sgranchire le gambe e fare qualche foto ricordo e subito in sella per raggiungere il posto di ristoro situato nel bellissimo passo del Bretello.
Altro che ristoro, un vero e proprio pic nic al coperto assortito con panini freschissimi imbottiti di formaggi e salumi tipici della zona sapientemente preparati dalle mani esperte dei gestori. Un'ambiente familiare che mi ha positivamente colpito e saziato oltremodo !
Come si dice a Roma “ a panze piene” si inizia la discesa verso Varese Ligure con il suo bel borgo storico; parcheggiate le “belve” il gruppo si dirige a piedi alla visita del centro, mentre io, per mia scelta, rimango a custodire gli effetti personali del gruppo nel parcheggio prescelto.
Sono stanco, ma appagato dalle tante curve, dai bellissimi paesaggi e dall'altrattanto bella compagnia. Puntuali arriviamo all'Hotel che ci ospiterà in quel di Bedonia e dove trascorreremo una piacevolissima serata davanti ad una cena degna di nota , socializzando frà amici vecchi e nuovi in un'atmosfera allegra e rilassante.
La mia Domenica con il Club sarà breve, in quanto ho deciso di lasciare il gruppo dopo la prima tappa e approfittando del fatto di trovarmi al Nord, raggiungere alcune mete segnalate nel trofeo turistico e che ho voglia di visitare. Dopo l'abbondante colazione e con il pieno di benzina fatto, il serpentone riprende il suo cammino destando la curiosità dei tanti residenti e lasciandoci alle spalle la cittadina iniziando l'arrampicata verso il bellissimo passo del Tomarlo. Nonostante qualcuno sia ancora assonnato il caldo sole e le invitanti curve fanno si' che tanti ( me compreso ) diano sfogo ai cavalli motore ed è una goduria salire fin lassù.
Con grande dispiacere, ma anche con la voglia di scoprire nuovi posti saluto la bellissima compagnia con gli occhi pieni dell'ultima visione..................le nostre Fjr ( e diversamente Fjr) tutte belle schierate come in una parata militare e mi dirigo verso Portofino.
Non mancano certo le curve fino a Chiavari dove prendo l'autostrada perchè i chilometri da fare sono tanti ed in serata vorrei rientrare in orario decente a Cengio, dove ho prenotato una camera per il pernotto.
Da Rapallo a Portofino è un'incubo; è Domenica e sono tutti a spasso, quindi mi sopporto un traffico intenso anche cercando di svicolare il più possibile. Breve sosta foto e sigaretta, tempo per un buon caffè e subito in marcia verso il Santuario della Guardia. Tanta autostrada per ottimizzare i tempi, ma poi la salita che da Bolzaneto porta fin su al Santuario scatena tutta la mia adrenalina e tornante dopo tornante raggiungo la meta in anticipo rispetto alla tabella di marcia. Quassù c'è una gran nebbia e comunque il posto mi trasmette da subito tutta la sua Sacralità.
Cit.Edificato sulla vetta del monte Figogna, a 804 m s.l.m., è situato nel territorio del comune di Ceranesi, a circa 20 km da Genova. Il santuario, retto attualmente da mons. Marco Granara, è così chiamato poiché il monte Figogna, sul quale sorge, era nell'antichità un punto strategico per l'osservazione di navi o di eserciti nemici.
Un'altra lunga trasferta mi aspetta perche decido di raggiungere il Passo della Teglia. I trasferimenti veloci caratterizzeranno la mia giornata e allora non rimane altro che prendere l'autostrada costeggiando tutta la riviera ligure di ponente attraversando un'infinità di tunnel e ponti fino all'agognata uscita in quel di Albenga, dove una strada più consona alla mia idea di spostamento mi aspetta per essere divorata.
La cosa si fa seria, quando da Pieve di Teco per una ventina di chilometri si inizia a salire verso il passo. Una stretta strada che taglia il versante della montagna e alcuni boschi, un paesaggio surreale e fuori dal tempo fedelmente immortalato dall'obiettivo della mia sport cam cinese !
Finalmente in vetta ed è uno spettacolo sovrastare le nubi e la nebbia e accarezzato dal tepore del sole godermi questo paesaggio!
Cit. Il valico collega la valle Argentina e la valle Arroscia mediante un'impegnativa strada asfaltata nel 2002; si tratta di un tracciato di origine militare, oggi gestito dalla provincia.
Il percorso è di grande interesse paesistico, il traffico quasi inesistente nel tratto più elevato; occorre fare attenzione all'esposizione al sole di gran parte del tracciato sul versante della Valle Argentina ed evitare di percorrerlo nelle ore più calde della stagione estiva.
E' ora di ripartire e per raggiungere il passo del Melogno, in parte ripercorro la stessa strada a ritroso con annessa autostrada fino all'uscita di Finale ligure. Anche qui, lasciato alle spalle il casello si apre alla mia vista una bellissima e tortuosa strada che dopo una ventina di chilometri mi porta al passo; anche quassù la nebbia la fa da padrona ed esclude dal mio sguardo il panorama che dovrebbe essere comunque degno di nota.
Mi fermo davanti ad una bella baita, immerso nel silenzio più assoluto come sospeso nel tempo e nonostante la stanchezza accumulata sono soddisfatto del bellissimo giro. Ormai manca l'ultima tappa ed è quella più vicina alla location che mi ospiterà per la notte.
Con grande calma mi appresto a ridiscendere il passo puntando verso Montezemolo lasciandomi alle spalle la nebbia e godendomi il tratto di strada che costeggia il Lago Oseglia, che per i primi chilometri sembra più un torrente data la sua larghezza. Salgo verso Montezemolo e la mia curiosità viene attratta da un foltissimo gruppo di motociclisti fermo ad un bar ( saranno state una cinquantina di moto), quale miglior occasione per fare una sosta caffè e scambiare quattro chiacchiere ?
Cosi' sotto lo sguardo di tutti parcheggio la mia Betty ed entro a prendermi un caffè frastornato dai racconti degli astanti che narrano di ginocchio a terrà, derapate e folli velocità e scopro cosi' di essere su un famoso tratto di strada delle Langhe dell'ancor più famosa ( ma a me sconosciuta) ALBA-MONTEZEMOLO.
Sono stuzzicato dalla notizia, imposto il navigatore e mi dà 50 Km come distanza da Alba , ma dato l'orario, sono quasi le 18:00, data la stanchezza e considerato il fatto che tutto fino ad ora è filato liscio, meglio non cercare “rogna” ed andare a farsi una bella doccia calda e rilassante.
Cit. Il percorso è ad uso prevalentemente piegaiolo, ma la bellezza dei panorami delle Langhe giustifica anche un'andatura turistica.
Il giro è bello in entrambi i sensi... dipende dai gusti.
Queste strade sono frequentate da un grandissimo numero di smanettoni e molto spesso da Carabinieri, consiglio quindi prudenza, e occhio a chi non ha la moto in ordine (marmitta, etc...)!
Finalmente arrivo a Cengio e trovo subito l'hotel che avevo prenotato “ IL CANTUCCIO”. Vengo subito ben accolto da una gentile signora con la quale scambio quattro chiacchiere raccontando la mia giornata e prendo possesso della mia camera, che con grande sorpresa scopro essere un vero e proprio appartamentino, con tanto di cucina , saloncino,camera da letto e bagno !
I gestori hanno anche il ristorante al pian terreno, cosi' tempo per una bella doccia e per un meritato riposo alle 20:30 scendo per consumare la cena.
Un'abbondante antipasto, insalata russa,fagottini speck e gorgonzola,frittatina,vitello tonnato........................un bel piatto di penne al gorgonzola ed una pizza, il tutto annaffiato da un paio di boccali di ottima birra.
Sono stanco ma felice ed è ora di andare a testare lo spazioso letto che mi stà aspettando.
E' il giorno del rientro; senza molte riflessioni decido per l'autostrada che mi permetterà di arrivare a casa in orario decente, da qui sono circa 600 km. Riesco anche a divertirmi parechio sulla Torino Savona e la Savona Genova nonostante i restrittivi limiti di velocità, la strada priva di traffico sembra una pista e ne approfitto ( speriamo che non arrivino raccomandate).
Che dire ragazzi, un lungo week end di mototerapia di quelli che piacciono a me e che mi fanno fare grandi sacrifici per poterli vivere. Ho rivisto vecchi amici e conosciuti di nuovi, tutte belle persone con le quali spero di condividere altri momenti oltre che l'intensa passione.