Morris, a mio parere, ti leggo con il dente avvelenato per l'FJR!
Ho un ricordo di te che la prendevi a calci perchè non si accendeva!
Sarà perchè l'investimento iniziale è stato importante e alla fine per liberartene l'hai dovuta vendere o svendere, come preferisci, a dei Polacchi: che se va bene l'hanno già smontata e il motore pompa l'acqua da un pozzo!
Ciao Daniele! Non potrei mai avercela con la moto che mi ha permesso di realizzare due dei miei principali sogni legati ai viaggi (Capo Nord e TT), anzi quando ne vedo una mi giro ancora a guardarla!!
E ringrazio ancora i polacchi, perchè mi hanno dato più soldi che un concessionario italiano (riuscendo così anche ad avere uno sconto) e perchè sanno apprezzare una moto che in Italia viene considerata poco più che ferro vecchio (infatti se la dai dentro in concessionaria che fine fanno?? Polonia, Bulgaria ecc...). E se l'ho cambiata è solo perchè dopo 10 anni volevo passare ad un genere di moto che pensavo potesse essere più utile a come la uso io (e finora è così). Ti dirò, un po' mi è anche dispiaciuto aver lasciato Yamaha!
Collegandomi anche a quanto scritto dall'amico Landini, faccio anche riferimento alla mia altra grande passione (dopo la tavola
)) ), ovvero le bici, perchè di fatto i mercati si assomigliano: in entrambi i casi il prezzo è dovuto (a mio avviso) non solo ai contenuti tecnologici, ma anche al fattore emozionale legato ad un oggetto che vogliamo avere per il gusto di averlo (o per mille altri motivi), ma di certo non indispensabile nella nostra vita quotidiana. E così tutti i produttori sfruttano anche la voglia di avere questi "giocattoli per grandi", ed è a ciò che è legata questa mia perplessità sul prezzo finale, cioè quanto sia legato strettamente al costo "reale" della moto e quanto a tutto il resto (ma questo vale ovviamente non solo nello specifico caso dell'FJR).
Un abbraccio a tutti quanti!!