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Autore Topic: Potenza delle moto, non sarebbe da limitare?  (Letto 1730 volte)

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Offline Mapo

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Potenza delle moto, non sarebbe da limitare?
« il: 25/10/2011, 20:55:14 »
La tragedia di Marco Simoncelli e le immagini ripetute all'inverosimile della sua moto sul filo della perdita di aderenza contrastata dall'azione del controllo di trazione mi fanno pensare che la motocicletta abbia dei limiti fisici che in moto gp sono ormai stati superati da tempo con tutte le considerazioni che si possono fare al riguardo; mi chiedo se con una potenza limitata o con l'impossibilità di usare i vari traction control non si correrebbero meno rischi esaltando di più le capacità reali dei piloti che dovrebbero sfruttare al meglio potenze più umane.
Cosa ne pensate?
Marco e Marina

Offline Ricky

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« Risposta #1 il: 25/10/2011, 21:07:34 »
Hai perfettamente ragione.
Riccardo.... Ricky....The Black Sheep. Dagli del Gassss Al Minarelli.
Fjr 1300 A Silver Storm. Fjr 1300 AS Midnight Black.  Il Mito. Gs1200 Ocean Blu. Gs 1250 Adventur Trophy.
I rompi co*****i non vanno mai in ferie, maremma maiala.

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« Risposta #2 il: 25/10/2011, 21:33:59 »
non sono d'accordo
per quanto concerne il Sic (purtroppo) è stato investito da chi seguiva dietro
avrebbe potuto succedere in decine di dinamiche diverse da quella che si è verificata
se uno viene investito anche a 50 km/h direttamente sul collo è spacciato

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« Risposta #3 il: 25/10/2011, 21:56:44 »
Non posso che trovarmi daccordo con chirone74 ed in disaccordo con Mapo e Ricky, pur rispettandone l'opinione.

La vita è un valore da preservare indubbiamente, ma se un'individuo vivesse sotto una campana di vetro rinuncierebbe alle passioni, alle emozioni, a tutto ciò che in fondo ci rende esseri umani e quindi tale individuo rinuncierebbe alla vita stessa.

Il Sic è stato vittima di una sfortunatissima serie di dinamiche imponderabili che per quanto la sicurezza sia migliorata negli anni e migliorerà sempre più, non potrà mai dare garanzie al 100%.

Il Sic, come Rossi, come qualunque pilota professionista o semiprofessionista è consapevole del rischio di una competizione, per quanto scacci dalla sua mente l'ombra della morte, persino noi semplici utenti della strada ne siamo consapevoli, alcuni deplorevoli casi a parte ovviamente.

Stiamo qui a piangere un ragazzo, un pilota e qui dovremmo fermarci a mio avviso.

Inutile disquisire su moto troppo potenti, traction control, gomme e quant'altro, le 500 2 tempi di un tempo, guidate da piloti coperti da semplice pelle e null'altra protezione le avete dimenticate? Quei cavalli imbizzarriti che pochi sapevano domare e che anche allora hanno mietuto le loro vittime, anche allora si sarebbe potuto disquisire sull'eccessiva potenza, sulla quasi assenza di protezioni, sui circuiti inadeguati e privi di via di fuga....tutta aria...sola aria e trovo sterile discorso. Limitare la potenza, la ricerca della massima prestazione in una competizione è un controsenso che annullerebbe il senso stesso di una competizione. Questo sarebbe un discorso condivisibilissimo per ciò che riguarda le moto dedicate alla strada, ma non alle competizioni in quanto tali.

Come detto molto si è fatto, ancor di più si farà......è inutile cercare a tutti i costi un colpevole, moto, elettronica, gomme per tentare di lenire un dolore, una mancanza atroce, un ricordo indelebile, questo per quanto doloroso è parte delle vita e Marco Simoncelli, il "Super Sic" l'ha vissuta alla grande nella sua passione, condivisa da tutta la famiglia sino al suo ingiusto certo, termine.

I suoi genitori hanno ed avranno un dolore indelebile eppure con compostezza affermano proprio quanto sopra detto, perchè è così, tristemente così.

Offline Mapo

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« Risposta #4 il: 25/10/2011, 22:15:34 »
Citazione

Inutile disquisire su moto troppo potenti, traction control, gomme e quant'altro, le 500 2 tempi di un tempo, guidate da piloti coperti da semplice pelle e null'altra protezione le avete dimenticate? Quei cavalli imbizzarriti che pochi sapevano domare e che anche allora hanno mietuto le loro vittime, anche allora si sarebbe potuto disquisire sull'eccessiva potenza, sulla quasi assenza di protezioni, sui circuiti inadeguati e privi di via di fuga....tutta aria...sola aria e trovo sterile discorso. Limitare la potenza, la ricerca della massima prestazione in una competizione è un controsenso che annullerebbe il senso stesso di una competizione. Questo sarebbe un discorso condivisibilissimo per ciò che riguarda le moto dedicate alla strada, ma non alle competizioni in quanto tali.


Scusa Pilotino il mio post chiedeva dei contributi su una mia opinione è non un giudizio suill'utilità o meno di esprimersi al riguardo di un argomento circoscritto tra l'altro ad un aspetto tecnico delle moto odierne sei d'accordo?
Marco e Marina

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Re: Potenza delle moto, non sarebbe da limitare?
« Risposta #5 il: 25/10/2011, 22:42:15 »
Citazione da: "Mapo"
La tragedia di Marco Simoncell.....cut.....mi chiedo se con una potenza limitata o con l'impossibilità di usare i vari traction control non si correrebbero meno rischi esaltando di più le capacità reali dei piloti che dovrebbero sfruttare al meglio potenze più umane. Cosa ne pensate?


Perdona Mapo....la citazione dell'incidente del Sic mi ha fatto andare oltre nel discorso che comunque non voleva e non vuole essere un giudizio ma un'opinione.

Ho risposto alla tua domanda, citando le 500 2 tempi di una volta...moto dure e pure, "ignoranti" perchè prive di qualsiasi traction control o gestione elettronica e dove il "manico" ed una buona dose di "follia" d'altri tempi contava molto più degli algoritmi delle moderne competizioni. Eppure, si certo grande spettacolo ma anche gravissimi incidenti, dove si moriva certamente più di oggi. Oggi avere moto senza elettronica, limitate nella potenza massima trovo sia un controsenso alla competizione stessa.

Diciamo che si è intrapresa una strada "bieca" e su questo concordo appieno, una strada per altro che ha preso piede sui mezzi commerciali e che ha un senso in un caso e un'assurdo nell'altro.

Voglio dire che se su una moto dedicata al gran turismo, mi viene in mente la Kawasaky GTR 1400 c'è l'ABS e il TRACTION CONTROL (per altro disinseribile) ben venga per la sicurezza del mototurista in condizioni potenzialmente pericolose.

Trovo invece assurdo produrre moto commercializzate (e questo deriva indubbiamente dalle competizioni) con potenze paurose per poi essere "imbrigliate" dall'elettronica per rendere umanamente gestibile la moto e questo è a mio avviso deletereo perchè "il pirla" di turno si affida all'elettronica per poi trovarsi stampato su un platano.

Quest'ultimo caso è riversabile estremizzato ovviamente nelle motoGP, che sono veri e propri PROTOTIPI da competizione, dove potenze estreme vengono imbrigliate in una gestione elettronica per facilitare il pilota nel giungere al proprio limite e alla prestazione massima della moto.

Quindi riassumendo se vuoi il mio parere, si sarei favorevole all'abolizione dell'elettronica ma non al depotenziamento prestazionale. Togliere l'elettronica sulle odierne motogp equivarrebbe (sempre parere personalissimo sia ben inteso) a renderle inguidabili e decisamente pericolose, ma la tecnica e la competizione in quanto tale porrebbe i progettisti a ricercare non l'abbassamento della potenza ma l'adeguamento di telai, sospensioni, gomme, mappature etc.

F1 Docet.....prima avevano sospensioni intelligenti e quant'altro e andavano forte, molto molto forte, poi l'abolizione per cercare di abbassare le prestazioni e livellarle. Risultato macchina senza sospensioni intelligenti che abbassavano drasticamente i tempi sul giro. Poi si è pensato a togliere le slic e "smagrire" le misure dei pneumatici. Ricerca su ricerca ancora tempi ulteriormente più bassi. E avanti così.

Perdona se sono logorroico ma ho piacere approfondire.

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« Risposta #6 il: 25/10/2011, 23:08:17 »
Per rispondere alla domanda di Marco, io un pochino di elettronica inizierei a tirarla via, i traversi di Vale in ingresso di curva nel primo anno di Moto GP mi piacevano molto!!
In merito alla potenza...beh più ne hai e più ne vuoi, poi sta al polso del pilota gestirla.
A mio avviso un passo indietro andrebbe fatto :wink:

Offline Mapo

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« Risposta #7 il: 26/10/2011, 05:52:53 »
Citazione

Quindi riassumendo se vuoi il mio parere, si sarei favorevole all'abolizione dell'elettronica ma non al depotenziamento prestazionale. Togliere l'elettronica sulle odierne motogp equivarrebbe (sempre parere personalissimo sia ben inteso) a renderle inguidabili e decisamente pericolose, ma la tecnica e la competizione in quanto tale porrebbe i progettisti a ricercare non l'abbassamento della potenza ma l'adeguamento di telai, sospensioni, gomme, mappature etc.


E' questo che volevo dire. avremmo certamente un aumento del rischio nella guida che "obbligherebbe " i piloti a gestire diversamente il gas aumentandone necessariamente la sensibilità e per contro lo sviluppo della tecnologia dovrebbe probabilmente indirizzarsi verso qualcosa di più equilibrato.
Il mio topic scaturisce dalla mia valutazione della TRAIETTORIA di Simoncelli che implicitamente è stata provocata dal traction control, le perdite di aderenza che hanno ripetutamente preceduto il fatto se non imbrigliate "forse" avrebbero fatto "materialmente" svincolare il pilota dalla moto con conseguenze "forse" meno tragiche.
Marco e Marina

Offline LinoR1

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« Risposta #8 il: 26/10/2011, 12:56:29 »
Esprimo brevemente la mia personalissima opinione dopo aver letto i vari interventi:
1) Marco è morto perchè è stato meno fortunato di tanti altri piloti che in incidenti da paura hanno avuto la fortuna di non finire sotto la moto propria o di altri e quindi non per colpa dell'elettronica o gomme o quant'altro, la moto ha preso quella traiettoria perchè il "lottatore" Marco non ha mollato la presa, aggrappato ad un lato ha fatto di tutto per tirarla su e continuare la gara (voglio ricordarlo come un "leone" e non per la sua criniera!).
2) Con una minore potenza delle moto non credo si risolva il problema, basta guardare la Moto2 o la SBK o la STK, moto meno potenti ma incidenti in egual misura.
3) L'elettronica e soprattutto il famigerato "controllo di trazione"? Per fortuna esiste, aiuta tantissimo e rende la guida al limite (o in condizioni limite tipo asfalto bagnato) molto più sicura sia nelle gare che nella guida di tutti i giorni, riguardo la perdita di spettacolarità (traversi in uscita di curva ecc.) è vero che l'elettronica limita ma se il pilota vuol far divertire può benissimo, basta tarare in modo meno invasivo e vai di traverso, Stoner quando ha un bel vantaggio sugli avversari è può permettersi di perdere qualche decimo un pò di spettacolo lo da a vedere.
Purtroppo il mondo delle gare legate alla velocità è fatto anche di questi bruttissimi episodi, ricordo atleti morti sulle loro moto, bici, auto, sci, cavalli, ecc., quando questi eventi ci lasciano così con un vuoto dentro è normale iniziare a pensare "forse se ....., sicuramente se ......".
Ricordo a noi tutti che per fortuna oggi i piloti hanno una voce molto influente riguardo la sicurezza, loro meglio di noi sanno cosa è più sicuro o no.
Un lampeggio
Lino
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Offline Jasper

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« Risposta #9 il: 27/10/2011, 13:21:12 »
E' stato secondo me, un tragico incidente di gara.
Il controllo di trazione, l'acceleratore elettronico, la frizione elettroattuativa, i sensori nel motore sono tutte migliorie che secondo me aiutano molto i piloti nella guida estrema delle corse motoristiche. La fatalità , il destino o la caparbietà di un grande pilota nel voler a tutti i costi raddrizzare una situazione estrema,non sono controllabili.
Arrivederci sic.
jasper
ride safe and have fun! bye bye  Franco

Offline LinoR1

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« Risposta #10 il: 28/10/2011, 11:03:08 »
Posto quest'articolo che spiega cosa probabilmente è successo a Super SIC e quale epilogo avrebbe potuto avere l'incidente se la sfortuna . . . . .! Come avevo già scritto sopra non è colpa delle gomme o dell'elettronica, solo sfortuna!
http://www.motociclismo.it/la-morte-di-simoncelli-elettronica-e-gomme-non-sono-loro-i-colpevoli-moto-50394
Lino
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Offline giotek

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« Risposta #11 il: 28/10/2011, 17:33:03 »
Sono convinto che la stragrande maggioranza dei piloti vorrebbe l'eleminazione dell'elettronica dalle moto.Sanno benissimo cosa vorrebbe dire questo e che molti di loro si farebbero male continuativamente(fino a ritirarsi).Sono altresì convinto che molti di loro pensano che sarebbe il sistema per vedere chi ha le palle perchè TUTTI loro sono convinti di averle.(questo è l'istinto,ai microfoni si dicono altre cose)Questo il raziocinio non lo accetta (forse il nostro) ma loro sono prima piloti e poi uomini ed un pilota sa benissimo che andrà incontro ad incidenti e vedrà morire dei suoi amici (se gli va bene).Non nascondiamoci dietro a della retorica dopo la morte del nostro grande Marco ma come spettatore mi vien la pelle d'oca quando ripenso alle 1000 che aggredivano l'arrabiata2 al Mugello con 50-60m di derapata e svirgolate nere con il limitatore in funzione.Quando si parla di curve,di pieghe,di adrenalina..il raziocinio non esiste più e questo vale molto spesso per noi.Ma pensiamo di essere in pista,gp mondiale,al secondo giro,in quarta posizione,di voler vincere...io il raziocinio me lo mangerei e gran gas da metà curva...Grazie Marco,ti ha ucciso l'istinto del cacciaotore che rincorre la preda,sei morto da ghepardo in corsa che incontra l'acqua,nella tua furiosa rimonta questa non era prevista.

Giotek
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