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Autore Topic: Limiti di velocità : notizia del 10.12 2009- quale verità?  (Letto 1280 volte)

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Tratto da "Repubblica.it" con data 10.12.2009, forse è già noto  ma io lo riporto comunque :  " Centocinquanta? Roba da femminucce: se la Lega propone questo nuovo limite il Pdl va oltre e rilancia a 160. Sembra uno scherzo (a quando i 170?), ma è tutto vero perché con un emendamento del senatore Cosimo Izzo i 150 km/h proposti dal Carroccio la scorsa settimana diventano roba vecchia, così come il dibattito al quale ha partecipato anche il ministro per le Infrastrutture, Altero Matteoli. A differenza della proposta della Lega, però, quella del Pdl lascia la possibilità all'ente gestore dell'autostrada di innalzare i limiti e non obbliga a farlo.
Siamo di fronte insomma all'ennesima perla fra i 400 emendamenti alla riforma del codice della strada all'esame del Senato. Stupisce che nessuno sappia che già oggi si possa viaggiare a 147 con una miserrima multa di 38 euro e nessun punto sottratto dalla patente, o che a 178 effettivi ci siano 155 euro di multa e 5 punti in meno sulla patente. Con la proposta del Pdl questo significherebbe poter viaggiare a 168 effettivi senza nessuna sanzione, a 178 con di 38 euro di multa e nessun punto sottratto dalla patente e a 210 (di media nel caso del Tutor!) con 155 euro si sanzione e 5 punti in meno...
Così come stupisce il fatto che tutti ignorino che il Tutor oltre a sparare multe spara anche statistiche. E che se questo sistema è riuscito a provare che nei punti dove è installato fa diminuire la mortalità del 51%, così in futuro riuscirebbe a provare un evenutale (certo secondo gli esperti) aumento della mortalità. Siamo sicuri che gli autori di questi emendamenti si vorranno davvero prendere la responsabilità di un aumento di morti sulle strade? Vedremo. Intanto l'Asaps, associazione amici polizia stradale, ha già annunciato che sul suo sito - nel caso il limite dovesse essere alzato - pubblicherà "il pallottoliere dei morti" con la precisa indicazione dell'aumento delle vittime settimana per settimana. La sfida, insomma, è iniziata. "

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« Risposta #1 il: 19/12/2009, 22:55:50 »
Va beh Enico,
è da dire che 130 Km/h è una velocità anch'essa pericolosa sia perchè ci si annoia e quindi cala sensibilmente l'attenzione per non dire che viene sonno, sia perchè ci si trova ingarbugliati tutti assieme e se creano pericolose colonne. Sarebbe sufficiente che in Italia i codice fosse fatto rispettare come negli altri paesi europei ma poichè la nostra segnaletica il più delle volte è assurda ed impossibile da rispettare abbiamo le così dette tolleranze "elastiche"; e meno male. Personalmente ritengo i 150 un accettabile limite di velocità per le auto di oggi e probabilmente sarebbero in pochi a non rispettarlo; certo che chi trasgredisce ci sarà sempre.

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« Risposta #2 il: 19/12/2009, 22:58:46 »
Giustissimo quello che hai scritto Enrico, peccato che non dicono che il tutor e tarato sopra i 160 kmh nei tratti rettilinei e sopra i 140 kmh nei tratti pericolosi.
Sai cosa mi dà più fastidio in tutta questa situazione? è l'ASAPS
Continuano ad osteggiare ogni proposta di miglioramento.

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« Risposta #3 il: 20/12/2009, 09:35:12 »
Le statistiche lasciamole dove sono in autostrada si viaggia di fatto a 150/160 kmh quindi tutte le storie che le stutture non sono adeguate secondo me sono belle balle , diciamo invece che bisognerebbe migliorare il modo in cui si guida , a partire da noi stessi, pronti sempre a lamentarci che auto e camion sono pericolosi , ma poi ci mettiamo al volante e come per magia molti di noi (non tutti , qiundi non partire con una serie di io non sono così o non faccio cosà) cambiano pelle e buonanotte al secchio (per dirla come si dice dalle mie parti). Quindi sì ai 160 ma con rispetto x chi vuole andare a 100 .
Lamps

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« Risposta #4 il: 20/12/2009, 18:43:52 »
Questo invece era su " Corriere.it" sempre  datato 10.12.2009 : " ROMA — Clic. E sul moni­tor spuntano due foto di una Bmw che la sera prima corre­va lungo l’autostrada del Sole, fra Orte e Roma. «Velocità con­testata 156,30 chilometri ora­ri ». La motorizzazione ha già incrociato targa, modello del­l’auto e nome del proprietario. Coincidono. Un altro clic e par­te la prima multa di questo day after del Ponte dell’Imma­colata. Niente sala di controllo modello Spectre, con centina­ia di schermi accesi e Adolfo Celi che se la ride.
Il cervellone del tutor, a parte il mega ser­ver di Settebagni, è in realtà una normale stanza con i ca­lendari della polizia appesi al­le pareti. In giro per l’Italia ce ne sono 53 di stanze come que­sta, ognuna con il suo tratto di competenza. Ma chi finisce nella rete? Ed è vero, come so­stiene l’ex ministro Pietro Lu­nardi, che fino ai 150 all’ora il sistema chiude un occhio per­ché già tarato sui nuovi limiti targati Lega Nord che ora vuo­le vietare anche gli sms a chi guida? L’analisi dell’oltre mi­lione di multe fatte dal 2004 di­ce di no. L’8 per cento dei verbali è ar­rivato a chi aveva superato il li­mite di meno di 10 km orari. Al netto della soglia di tolleran­za del 5% prevista dalla legge, vuol dire che 80 mila guidato­ri andavano sì troppo forte ma sotto i 146 all’ora. E quindi sot­to la soglia Lunardi.
Il grosso delle multe, però, è arrivato per chi corre molto di più. Il 65% è nella fascia 10-40 km orari, e quindi può sfiorare i 180. Il 25% nella fascia 40—60, e si avvicina ai 200. Il 2% addi­rittura per chi spinge ancora di più, e siamo arrivati a me­die da Formula 1. Come l’auto­velox, anche il tutor può esse­re tarato: si può decidere a qua­le velocità fissare l’asticella. Ma nella rete, finora, sono fini­ti pesci piccoli e pesci grossi. Nessuna possibilità di farla franca, allora? È vero che non tutte le telecamere sono sem­pre accese. Ma — come spiega Antonio Forte, amministrato­re del tutor per la polizia stra­dale — è un fatto previsto dal­la legge. Dice il decreto del mi­nistero dei Trasporti che il con­trollo non può essere conti­nuo ma alternato: dieci km sì, dieci no, dieci sì, dieci no e co­sì via. Una scelta fatta a suo tempo dal ministero per evita­re le multe a raffica ma che la­scia intatta l’efficacia del siste­ma e la paura di essere beccati perché nessuno sa dove sta funzionando e dove no. Anche per questo intorno al tutor so­no spuntate una serie di leg­gende metropolitane: creden­do di farla franca, i motocicli­sti passano sulle strisce che di­vidono le corsie, gli automobi­listi rallentano ma solo sotto le telecamere oppure passano sulla corsia d’emergenza. So­no trucchi che non funziona­no e pericolosi. La maggioran­za lo sa: il tutor ha ridotto la velocità sia di punta (25%) che media (15%)"

Direi che siamo messi bene! :?