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Autore Topic: Moto Guzzi - Chiusura Fabbrica  (Letto 3299 volte)

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« Risposta #25 il: 26/10/2009, 21:56:21 »
Premesso che per me è una bufala, la solita di Colaninno, la notizia è tratta da Dueruote http://t.contactlab.it/c/2000651/1741/34916079/38342

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« Risposta #26 il: 26/10/2009, 21:56:57 »
Premesso che per me è una bufala, la solita di Colaninno, la notizia è tratta da Dueruote http://t.contactlab.it/c/2000651/1741/34916079/38342

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« Risposta #27 il: 29/10/2009, 23:55:57 »
Citazione da: "Merateonline"
Moto Guzzi: l’azienda promette risorse
per l’immobile ma ribadisce 50 ``esuberi``

Uno zuccherino per far digerire qualcosa di più sgradevole? Potrebbe suggerire questo la proposta fatta dal gruppo Piaggio ai sindacati questa mattina, giovedì 29 ottobre, per il caso Moto Guzzi. Il gruppo guidato da Colaninno ha infatti rimesso sul tavolo il piano del 2006, che prevede sostanzialmente una serie di interventi sullo stabile di Mandello del Lario e che, secondo quanto detto oggi, dovrebbe essere attuato nella primavera del 2010, rimanendo però fermo sull’esubero di 50 dipendenti mentre, fino a settimana scorsa, si parlava solo di terminare la parte del piano relativa alla messa in sicurezza. “La riproposta del vecchio piano sembrerebbe positiva - ha commentato Fabrizio Zucchi CGIL - ma potrebbero esserci dei risvolti che non lo sono altrettanto. Non è infatti data alcuna garanzia che ciò venga fatto veramente, inoltre sembra che questa proposta sia un contentino, uno zuccherino per far digerire il taglio di 50 dipendenti, dimenticando che per questo piano i lavoratori hanno già pagato tre anni fa, alla sua prima proposta. Noi siamo contrari agli esuberi”. L’incontro è stato quindi aggiornato a martedì prossimo, 3 novembre, quando la proprietà dovrebbe presentarsi con la risposta alla richiesta dei sindacati, ovvero quali idee e progetti concreti ci sarebbero per Moto Guzzi con i 50 esuberi, per capire se sia fattibile “anche se noi siamo scettici”. I sindacati hanno inoltre imposto una conditio sine qua non, ovvero, nel caso accettassero la proposta del Gruppo Piaggio, la figura di un garante che controlli l’effettiva attuazione del piano, onde evitare di perdere 50 lavoratori e non vedere nemmeno attuate le promesse.


Si profila la solita operazione finanziaria che ai meglio informati è nota come leasing inverso.
Il proprietario dell'immobile lo vende a una società terza in cattive acque, realizzando una plusvalenza, assieme ad una ponderosa provvista di liquidità nera.
Questa società terza lo affitta all'ex proprietario per una cifra simbolica.
La società terza, a seguito dell'esborso per l'acquisto, fallisce. L'ex proprietario si propone di riacquistare l'immobile ad un terzo o un quarto del valore, riacquistando al 25% ciò che aveva venduto al 100% pochi mesi prima.

Offline Franco

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« Risposta #28 il: 30/10/2009, 07:58:52 »
Una domanda sola: quanti di noi si compreranno una Guzzi dopo la FJR? scrivete i nomi e vediamo, visto che tutti cercano le ragioni per cui la Guzzi va male: giù i nomi.

Franco
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Offline lucabu

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« Risposta #29 il: 30/10/2009, 08:47:19 »
Forse potrei, chissà, in un futuro lontano, magari la California, in età da pensione...
No, a parte gli scherzi ( e c'é poco da scherzare quando tanta gente come noi rischia di perdere il lavoro), devo ammettere che prima dell'FJR, acquistata a Febbraio, mi sono spesso soffermato davanti alla vetrina del concessionario Guzzi ad ammirare la Norge, gran bella moto, maneggevole, comoda e moderna...da lontano.
Poi entri, ti soffermi sui particolari e noti: plastiche di bassissima qualità e accoppiate malissimo, trafilaggi di olio dal cardano (su un esemplare da immatricolare!), viti e clip mancanti; chiedi informazioni al venditore e ti viene detto che per l'anno in corso verrà prodotta in un solo colore (brutto, peraltro) e si parla di tempi di consegna biblici, ti viene consigliato di prendere quella lì esposta, che quantomeno esiste già....e capisci che la vecchia gestione italiana, pressapochistica e poco professionale, é ancora presente in troppe realtà di casa nosra, e ti orienti su qualcosa di più rassicurante.
Con ciò, rimango speranzoso in un futuro di ripresa da parte della gloriosa Moto Guzzi, che, nonostante tutto, esercita ancora un notevole fascino su tutti noi, motociclisti romantici e forse un po' masochisti...
Altrimenti non staremmo qui a parlarne, no?
Lamps

Offline Franco

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« Risposta #30 il: 30/10/2009, 10:55:36 »
Anch'io, la Guzzi è un grandissimo marchio mondiale ma il fatto è che è rimasto nelle menti di coloro che avevano il papà con la Guzzi o di chi ha visto in opera la Le Mans o le prime California. Il fatto è che la Guzzi è rimasto un marchio forte nel cuore di chi ne ha vissuto o apprezzato o ne ha comunque conosciuto la storia, magari indirettamente e la sente giustamente come un patrimonio tecnologico italiano. Che età media hanno i guzzisti di oggi? in media mi sembrano uno zoccolo duro piuttosto attempato che è contento di ogni piccola novità inserita sulla moto perché quella è la moto che vogliono: ma è quell'aquila che li attira. Anch'io ho provato la Norge dopo la mia seconda FJR perchè volevo cambiare... sono tornato dopo un paio di km e ho preso la GTR. Eppure ci ho provato...

D'altronde anche la Buell ha tirato i remi in barca eppure era una moto recente. Oggi la vita è dura.

Franco
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« Risposta #31 il: 30/10/2009, 11:39:29 »
Mai neanche una. Chi non innova è destinato a sparire.

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« Risposta #32 il: 31/10/2009, 13:50:41 »
Beh non litigate però. Padanian1: giro parecchio per aziende (mi occupo di sicurezza sul lavoro), e qualcosa penso di aver visto. Per la guzzi, anche io la penso in parte come te, (zero innovazione... tutto quello che dici). Mi fa un pò paura però quando scrivi che "sono i lavoratori che alle 17 in punto...è anche colpa dei lavoratori ... di provenienza allogena che hanno inquinato l'ambiente...". Forse se i lavoratori vanno via alle 17 è magari perchè sentono e han capito che l'azienda non investe su di loro e non li motiva a fare quello che fanno, nè li incentiva a far bene. Insomma gestisce male il personale e il capitale umano. Sulla provenienza allogena che inquina l'ambiente, mah, mi pare molto semplicistica e anche molto razzista. Nei posti di lavoro peggiori e più pericolosi vedo tanti "allogeni". Magari pagati una morsicata di gnocco o in nero o CoCoCo. (fonderie, cantieri, stampaggio plastica...).
Sul fatto che l'harley davidson pur innovando poco fatturi quello che fattura, cioè l'osservazione che ti ha fatto il collega che osa scrivere in maiuscolo, non hai risposto. Cosa ne pensi? Saluti.-
Frenk FJR AS 2008.

Citazione da: "Padanian1"
Innanzitutto, la prossima volta se usi il minuscolo è meglio.
1) Sì, ho fatto la CIG e sono stato licenziato da una azienda in liquidazione. Lo sai perchè? Perchè si è ostinata a fare gli stessi prodotti di sempre, in un mondo che cambiava.
2) E' logico che la peggio ce l'hanno sempre i lavoratori, ma sono i lavoratori che alle 17 in punto, quando suonava la campana, facevano cadere i cilindri e i pistoni che avevano in mano. Visto con i miei occhi. Abito a 20km da Mandello del Lario. Quindi se la Guzzi chiude, è anche colpa dei lavoratori, soprattutto non qualificati, di provenienza allogena, che hanno inquinato l'ambiente.
3) Sì, ho provato una Guzzi. Un vero rottame.
4) Felice che tu non abbia avuto problemi con la Guzzi. Invece un mio amico con la quota1000, l'ha appoggiata per terra e ha spaccato la pipetta della candela, dentro la quale c'è una resistenza calibrata senza la quale la candela non funziona. Nessuna possibilità di ripartire, nonostante un guasto idiota e riparabile con il nastro isolante.
5) BMW fa pagare il marchio, perchè vale. Guzzi non se lo può permettere, perchè sono moto di "M". Fine. Senza assistenza, senza qualità, con finiture pessime. Non c'è paragone. Logico che paghi 3500 euro di marchio BMW. E come vedi la clientela è fidelizzata è paga volentieri la differenza.

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« Risposta #33 il: 31/10/2009, 14:07:39 »
PaoloM: il tuo ragionamento per me non fa una grinza. Ciao

Citazione da: "PaoloM"
Ciao a tutti
Senza voler fare delle lezioni di economia perchè non è la mia materia, anche se riaffiora qualche reminescenza scolastica (sono solo un povero ingegnere) mi permetto di esprimere la mia umile opinione che segue una personale logica, condivisibile o meno.
Il fatto di aprire stabilimenti dove la mano d'opera costa meno dovrebbe aiutare e ridurre i costi di produzione; in tali stabilimenti si dovrebbero produrre componenti con caratteristiche a basso contenuto tecnologico che costerebbero sempre meno, mentre in italia si dovrebbe portare avanti la produzione di componenti ad elevato contenuto tecnologico e la progettazione che richiede grandi competenze tecniche per tenere alto lo sviluppo e
che rende molto.
I soldi risparmiati nella produzione a basso contenuto tencologico dovrebbero essere reinvestiti localmente in innovazione e nuove tecnologie e così via. Purtroppo spesso quei soldi restano nei meandri della speculazione finanziaria (se non addirittura spariscono) senza essere reinvestiti. Così le varie Guzzi dapprima spostano gli stabilimenti all' estero e poi chiudono, oppure, interviene lo stato per continuare l'agonia di aziende ormai mezze putride.
Le persone a rischio cassa integrazione dovrebbero esser renitegrate in mansioni di maggior livello (quindi addestrate sempre con i soldi risparmiati altrove che spariscono etc etc, vedi sopra), ma qualche volta per tali persone è più facile stare a casa pagati dallo stato oppure legarsi ai cancelli per riavere il loro comodo posto di lavoro da imboscati piuttosto che fare dei bei corsi di aggiornamento, rimboccarsi le maniche e portare avanti la baracca.
In conclusione: è tutto marcio dall'alto (per primi) al basso... ? no spero di no !!! Sono stato drammatico, ma non è sempre così, ci sono molti che sono onesti e tanti che si danno da fare, purtroppo per la demenza di pochi ci si va di mezzo un po tutti, coraggio se ciascuno si da da fare nel prorpio piccolo cissà che qalcosa finalmente non cambi !!! ripeto non è mia intenzione offendere nessuno... stavo, diciamo così, soltanto "pensando ad alta voce"
saluti
Paolo

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« Risposta #34 il: 31/10/2009, 14:55:43 »
Citazione da: "Frenk"
Forse se i lavoratori vanno via alle 17 è magari perchè sentono e han capito che l'azienda non investe su di loro e non li motiva a fare quello che fanno, nè li incentiva a far bene.


Forse. O forse invece è semplicemente cattiva volontà e malavoglia.

Citazione da: "Frenk"
 Sulla provenienza allogena che inquina l'ambiente, mah, mi pare molto semplicistica e anche molto razzista. Nei posti di lavoro peggiori e più pericolosi vedo tanti "allogeni". Magari pagati una morsicata di gnocco o in nero o CoCoCo. (fonderie, cantieri, stampaggio plastica...).


Appunto,  hanno inquinato il mondo del lavoro, generando offerta di manodopera a basso costo e poco qualificata. Vanno giusto bene come manovali, non in una catena di montaggio dove occorre precisione e attenzione.

Citazione da: "Frenk"

Sul fatto che l'harley davidson pur innovando poco fatturi quello che fattura, cioè l'osservazione che ti ha fatto il collega che osa scrivere in maiuscolo, non hai risposto. Cosa ne pensi?


E' un tipico case study di fidelizzazione al brand, che è sostanzialmente riconducibile al senso di appartenenza. Ci sono libri e libri che ne parlano, e tu che giri per aziende sicuramente ne hai sentito parlare, no?
Per certi versi, è paragonabile al fenomeno psichiatrico del satanismo ludico, così come definito dalla criminologia clinica: ci si identifica con un modello (quello del biker borchiato), ma solo nel momento dell'appartenenza. Scaduto l'attimo, ci si riveste con giacca e cravata e si ritorna allo sportello della banca.
Così, anche le coppie annoiate, si legano a gruppi satanisti che praticano al sabato sera lo scambismo...
La Kawasaki, che ha studiato il fenomeno della sua scarsa penetrazione nel mercato italiano, afferma che:
Citazione
Nel corso degli ultimi anni le case motociclistiche più attive nella produzione di modelli sportivi hanno costantemente presenziato nei calendari dei campionati nazionali con un proprio trofeo monomarca. Questa scelta è stata spesso intrapresa per sostenere l’immagine del modello prescelto in un mercato sempre più competitivo e livellato. Parimenti, alcune case si sono impegnate nel proporre corsi guida in circuito destinati a motociclisti di ogni livello, o a sessioni demo finalizzate ad avvicinare nuova clientela al proprio brand e/o ad un modello specifico della gamma.

Il risultato di tutte queste iniziative, pur avendo talvolta facilitato il conseguimento di un momentaneo beneficio commerciale, non è mai stato in grado di generare una fidelizzazione del cliente nel lungo periodo, essendo il motociclista sportivo immune dal “senso d’appartenenza” tipico di altre categorie quali i “bikers” (riconducibili al brand Harley Davidson) o i “cruisers” (prevalentemente rappresentati dall’utenza BMW).

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« Risposta #35 il: 01/11/2009, 11:21:17 »
:D un ciao a tutti , al di là di tutti i problemi creati dalla crisi economica il fattore costante di questa triste vicenda è che purtroppo le moto Guzzi non affascinano più quasi nessuno ,mi spiego meglio , il marchio è una cosa il prodotto è tutt'altro. E' spiacevole dirlo però questa è la mia personale percezione , ricordo che da bambino ero affascinato dal modello california, di anni ne sono passati tanti da allora ma la california non è cambiata il mercato circostante invece sì e tantissimo. Vi faccio un altro esempio , di recente ho ritrovato in fondo ad un cassetto il numero di marzo 1998 di motociclismo ( :shock: ) honda presentava una prova della hornet 600 .Nelle pagine finali ho trocato un volantino pubblicitario moto Guzzi con i modelli in produzione all'epoca . Bene la sopracitata California era venduta a 22.300.000 lire (secondo me caruccia) oggi mi pare sia in listino a 13.270 eurozzi  :shock: . Premesso che non conosco da vicino il modello ma mi sembra che ci sia la volontà di mantenere il  prezzo di mercato in linea con le rivali ma non l'aggiornamento del prodotto . Un saluto a tutti.

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« Risposta #36 il: 02/11/2009, 09:06:08 »
E le Guzzi sarebbero moto lente e poco veloci!?  Tutte dicerie!!!
In zona Lecco l'autovelox ha beccato un guzzista alla ragguardevole velocità di 616 Km/h!!!

Clicca qui:
http://www.aquiledelconero.forumer.it/about429-aquiledelconero.html

 :lol:  :lol:  :lol:  :lol:  :lol:  :lol:  :lol:

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« Risposta #37 il: 02/11/2009, 13:10:32 »
Citazione

E le Guzzi sarebbero moto lente e poco veloci!? Tutte dicerie!!!
In zona Lecco l'autovelox ha beccato un guzzista alla ragguardevole velocità di 616 Km/h!!!

 :mrgreen: si sono dimenticati di dire  che il motore era quello di un caccia f16 :mrgreen:

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« Risposta #38 il: 03/11/2009, 21:03:02 »
E’ stato rimandato a mercoledì 18 novembre l’incontro tra i sindacati e il gruppo Piaggio in merito alla questione Moto Guzzi. Nel corso dell’ultimo confronto, avvenuto giovedì 29 ottobre, la proprietà aveva infatti proposto la ripresa del piano del 2006 che prevedeva sostanzialmente una serie di lavori sullo stabile, senza cedere però sui 50 esuberi, proposta a cui i sindacati, pur rimanendo scettici, hanno risposto con la richiesta di visionare una piano più preciso relativo alle idee e ai progetti concreti per Moto Guzzi con i 50 esuberi, progetto con cui il Gruppo Piaggio si sarebbe dovuto presentare oggi, martedì 3 novembre. L’incontro è però stato rimandato, sostituito dalla notizia di tre settimane di cassa integrazione ordinaria dal 9 al 27 novembre, provvedimento in merito al quale sindacati e proprietà avranno un incontro giovedì 5 novembre.