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Autore Topic: Moto Guzzi - Chiusura Fabbrica  (Letto 3298 volte)

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Moto Guzzi - Chiusura Fabbrica
« il: 17/09/2009, 15:07:43 »
:shock:  :shock:  :shock:  :shock:  :shock:  :shock:  :shock:  :shock:  :shock:  :shock:

Sabato 19.09.2009 a Mandello del Lario (Lc) ci sara' un raduno di Moto Guzzi per manifestare contro la Piaggio che ha messo in cassa integrazione gli ultimi  150/190 lavoratori per tre settimane. :?  Si sospetta la chiusura della fabbrica. :evil: E lo spostamento del sito di produzione in qualche paese dell'est dove la manodopera e i guadagni sono piu' alti per la dirigenza. :twisted: Sicuramente faro' un giro.....non perche' amo particolarmete le moto guzzi ma perche' fa parte della storia della motocicleta.....  :wink:
CIAOoooooooooooooooooooooooooooooooooooooo !!!

Offline lucabu

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« Risposta #1 il: 17/09/2009, 17:02:32 »
Non potrò esserci, ma esprimo tutta la mia solidarietà ai dipendenti, nonchè il mio disprezzo per certe scelte imprenditoriali che stanno velocemente affossando l'industria (motociclistica e no) italiana.
Qualcuno mi dovrebbe spiegare a chi pensano di vendere i prodotti se, per produrli all'estero a basso costo, licenziano chi in Italia dovrebbe acquistarli.
O no?
Lamps

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« Risposta #2 il: 17/09/2009, 22:12:56 »
condivido il vostro punto di vista,  questi imprenditori portano via le ditte con marchi italiani blasonati e con radici antiche,solo per profitto loro mettendo per strada centinaia di bravi lavoratori italiani. nella zona dove sto' io alcuni "imprenditori" si sono spostati in paesi dell'est e ci hanno lasciato le penne.....................Speriamo che abbiano ripensamenti per il nostro marchio made in italy.     ciao

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« Risposta #3 il: 18/09/2009, 09:01:59 »
Era ora. Continuare a perdere soldi non fa bene a nessuno, soprattutto alle tasche di chi paga i contributi per le aziende che mettono in CIG. Io sono favorevole alla chiusura, già da tempi non sospetti. Fintanto che non si fa innovazione tecnologica, le aziende italiane sono destinate a sottostare alle dure regole del mercato.
Bene così.

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« Risposta #4 il: 18/09/2009, 09:32:26 »
l'italia industriale deve tornare ad essere competitiva sui mercati, e per farlo non ce bisogno di portare fabbriche e capitali all'estero indebolendo ulteriormente il potere d'acquisto degli italiani.

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« Risposta #5 il: 18/09/2009, 12:14:03 »
Ciao a tutti
Senza voler fare delle lezioni di economia perchè non è la mia materia, anche se riaffiora qualche reminescenza scolastica (sono solo un povero ingegnere) mi permetto di esprimere la mia umile opinione che segue una personale logica, condivisibile o meno.
Il fatto di aprire stabilimenti dove la mano d'opera costa meno dovrebbe aiutare e ridurre i costi di produzione; in tali stabilimenti si dovrebbero produrre componenti con caratteristiche a basso contenuto tecnologico che costerebbero sempre meno, mentre in italia si dovrebbe portare avanti la produzione di componenti ad elevato contenuto tecnologico e la progettazione che richiede grandi competenze tecniche per tenere alto lo sviluppo e
che rende molto.
I soldi risparmiati nella produzione a basso contenuto tencologico dovrebbero essere reinvestiti localmente in innovazione e nuove tecnologie e così via. Purtroppo spesso quei soldi restano nei meandri della speculazione finanziaria (se non addirittura spariscono) senza essere reinvestiti. Così le varie Guzzi dapprima spostano gli stabilimenti all' estero e poi chiudono, oppure, interviene lo stato per continuare l'agonia di aziende ormai mezze putride.
Le persone a rischio cassa integrazione dovrebbero esser renitegrate in mansioni di maggior livello (quindi addestrate sempre con i soldi risparmiati altrove che spariscono etc etc, vedi sopra), ma qualche volta per tali persone è più facile stare a casa pagati dallo stato oppure legarsi ai cancelli per riavere il loro comodo posto di lavoro da imboscati piuttosto che fare dei bei corsi di aggiornamento, rimboccarsi le maniche e portare avanti la baracca.
In conclusione: è tutto marcio dall'alto (per primi) al basso... ? no spero di no !!! Sono stato drammatico, ma non è sempre così, ci sono molti che sono onesti e tanti che si danno da fare, purtroppo per la demenza di pochi ci si va di mezzo un po tutti, coraggio se ciascuno si da da fare nel prorpio piccolo cissà che qalcosa finalmente non cambi !!! ripeto non è mia intenzione offendere nessuno... stavo, diciamo così, soltanto "pensando ad alta voce"
saluti
Paolo

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« Risposta #6 il: 18/09/2009, 12:23:45 »
Io dico solo che un'azienda non può riproporre in cento salse lo stesso motore da 100 anni a questa parte.
E' logico che ne vendi mille all'anno, allo zoccolo duro, e poi basta... E' come se la Honda, visto il successo del CB750four, avesse continuato a usare lo stesso motore fino al giorno d'oggi.
Ed infatti, l'Aprilia con la Mana e con il 4 a V sta facendo i miliardi. Perchè? Perchè ha innovato!

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« Risposta #7 il: 18/09/2009, 13:07:36 »
assolutamente d'accordo, ho avuto una vecchia guzzi, gran pezzo di ferro, le nuove guzzi non sono nemmeno male (originali cone design), ma appunto gli manca il contenuto tecnologico innovativo  !!!

Offline Scudiero

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« Risposta #8 il: 18/09/2009, 13:14:53 »
Citazione da: "Padanian1"
Io dico solo che un'azienda non può riproporre in cento salse lo stesso motore da 100 anni a questa parte.
E' logico che ne vendi mille all'anno, allo zoccolo duro, e poi basta... E' come se la Honda, visto il successo del CB750four, avesse continuato a usare lo stesso motore fino al giorno d'oggi.
Ed infatti, l'Aprilia con la Mana e con il 4 a V sta facendo i miliardi. Perchè? Perchè ha innovato!


Sul fatto che l'Aprilia stia facendo miliardi con la Mana avrei qualche dubbio, visti i 91 pezzi venduti nei primi 6 mesi dell'anno ( fonte motorizzazione civile ) e 109 RSV4 non sono molte, anche se la moto costa € 20.000, sopratutto se confrontate con le 513 Ducati 1098-1198, della prima 68 pezzi alla modica cifra di € 35.000 cad.
E poi, visto che la proprietà è la stessa, perchè non investire anche nel marchio Guzzi?
O forse Alitalia è più interessante?

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« Risposta #9 il: 18/09/2009, 14:44:52 »
peccato..... anche io  avuto il mio ferro con tutti i suoi problemi...
Secondo me hanno avuto la sfortuna di avere sempre una dirigenza "Cieca" che ha preso a modello la  marca "dell'elica" pensando che rivedere e correggere un motore atavico portasse a qualcosa, l'ultima ca**ata è stata quella di sfidare la GS con un modello simile  utilizzando il solito trucchetto di  utilizzare i primi possessori per "testare la moto" ( vedi buchi a 4000 ecc)  perdendoli poi  propio per questo motivo  .
 E la dirigenza non si è neanche accorta che per sfondare  nel mercato devi  fare delle " entry level" per poi fidelizzare il cliente , magari con un buona assistenza(Sic) e loro che propongono come E.L....... e  la Nevada!!
E allora se dovete copiare la BMW  fatelo bene!!
Chiedetevi pure perche quelli  hanno messo in giro una motina come la  F800.
Possibile che nel gruppo piaggio non ci fosse un  motore pluricilindrico 600 da schiaffare  sotto ad un bel telaio "colorato" con una moto "scomodissima" per attrarre il pubblico giovane?
( magari con una copia 600.000 giri ..... così tanto per dire che la mia Bestia  ha 110 cavalli... ( che potrai utilizzare solo per andarti a sfracellare!!) ....
Ma purtroppo chi porta i soldi alle aziende sono i giovani  con il loro... " primo amore"...  però poi  quello lì ( se ci sai fare) passerà al modello superiore per approdare  a quello che volete vendere  veramente..... ma non a 16.000 cucuzze !!!

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« Risposta #10 il: 18/09/2009, 17:47:06 »
Bah, investire contemporaneamente in due marchi concorrenti mi sembra una idiozia. I concorrenti si comprano per smembrarli.

Offline elcode

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« Risposta #11 il: 18/09/2009, 20:02:34 »
VEDENDO QUANTO SCRIVE "PAGANIAN 1" MI VIENE UN POCO DA SORRIDERE.......MI PIACEREBBE CHE AL POSTO DEI .....LICENZIANDI DELLA GUZZI CI FOSSE LUI.(O MAGARI SI  FACESSE  QUALCHE MESE DI CIG)
A PROPOSITO DELLO STESSO MOTORE IN CENTO SALSE ............VEDIAMO LA H-D....  E QUANTO GUADAGNA.
MI DOMANDO SE  padanian 1  CHE FA' TANTO IL "SIGNORE DELL'ECONOMIA"  ABBIA AVUTO LA FORTUNA DI PROVARE UNA GUZZI.
E' EVIDENTE CHE  IL MALE DELLA GUZZI VIENE DA LONTANO , SOPRATUTTO DAL FATTO CHE E'  STATA COMPRATA E VENDUTA + VOLTE DA IMPRENDITORI CHE MAI HANNO AVUTO IL CORAGGIO DI FARE INVESTIMENTI CHE POTESSERO SERVIRE A RISOLLEVARLA.
SE RITENIAMO  CHE LE AZIENDE CHE IN QUESTO MOMENTO DI CRISI  "MONDIALE"  SONO IN DIFFICOLTA'  ....LO SONO SOLO ED ESCLUSIVAMENTE X  LA MANCATA CAPACITA' DI "INNOVARE"  .........CREDO CHE NE DOVREMMO CHIUDERE A IOSA , (I NS INDUSTRIALI  HANNO PER ANNI VISSUTO SUGLI ALLORI)
 ABBIAMO MOLTI....MOLTI ESEMPI SOPRATUTTO NEL "GRANDE NORD".
CIO' DETTO , DA POSSESSORE ORA DI FJR 1300+ GUZZI CALIFORNIA  E  PRIMA DI  5
(AVETE CAPITO BENE....... CINQUE MOTO GUZZI CALIFORNIA  -----SENZA MAI AVER AVUTO PROBLEMI---- )
CREDO SIA ASSOLUTAMENTE  "NON AUSPICABILE " CHE SI FACCIA SPARIRE UN MARCHIO STORICO DEL MOTOCICLISMO ITALIANO.
POI X FAVORE ,AARON , NON CONFRONTIAMO  BMW E GUZZI , VISTO CHE  PER AQUISTARE UNA  "TEDESCA"  I MOTOCICLISTI ITALIANI SI  ADEGUANO... E PAGANO  UNA "TASSA D 3-5000  EUR DI PIU' SOLO X IL NOME ).
E' NATURALE CHE  SE COMMERCIALMENTE SI RIESCE A PIAZZARE UNA GS A 17.000 EUR   , I SOLDI POI CI SONO ANCHE PER FARE INVESTIMENTI , COSI COME E' NATURALE CHE UNA AZIENDA  COL FATTURATO DELLA BMW , POSSA PERMETTERSI DI "FARE RICERCA" ANCHE   NEL SETTORE MOTOCICLISTICO.
PURTROPPO NOI ITALIANI SIAMO  TROPPO SPESSO ABITUATI A VEDERE VERDE SOLO L'ERBA DEL VICINO.
PAZIENZA ...VUOL DIRE CHE..TUTTE LE CHIACCHIERE DEI POLITICI  E NON SULLA NECESSITA' DI
"FARE SISTEMA"  ....SONO APPUNTO ........"CHIACCHIERE"
CHE SI SCONTRANO POI  CON LA  VORACITA'  DEI SINGOLI DI .....AVERE LE TASCHE PIENE ,
PURTROPPO I LAVORATORI NE HANNO SOLO .....PIENI I C...
"la durezza di questi tempi non ci deve far perdere la tenerezza"

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« Risposta #12 il: 18/09/2009, 20:58:51 »
Innanzitutto, la prossima volta se usi il minuscolo è meglio.
1) Sì, ho fatto la CIG e sono stato licenziato da una azienda in liquidazione. Lo sai perchè? Perchè si è ostinata a fare gli stessi prodotti di sempre, in un mondo che cambiava.
2) E' logico che la peggio ce l'hanno sempre i lavoratori, ma sono i lavoratori che alle 17 in punto, quando suonava la campana, facevano cadere i cilindri e i pistoni che avevano in mano. Visto con i miei occhi. Abito a 20km da Mandello del Lario. Quindi se la Guzzi chiude, è anche colpa dei lavoratori, soprattutto non qualificati, di provenienza allogena, che hanno inquinato l'ambiente.
3) Sì, ho provato una Guzzi. Un vero rottame.
4) Felice che tu non abbia avuto problemi con la Guzzi. Invece un mio amico con la quota1000, l'ha appoggiata per terra e ha spaccato la pipetta della candela, dentro la quale c'è una resistenza calibrata senza la quale la candela non funziona. Nessuna possibilità di ripartire, nonostante un guasto idiota e riparabile con il nastro isolante.
5) BMW fa pagare il marchio, perchè vale. Guzzi non se lo può permettere, perchè sono moto di "M". Fine. Senza assistenza, senza qualità, con finiture pessime. Non c'è paragone. Logico che paghi 3500 euro di marchio BMW. E come vedi la clientela è fidelizzata è paga volentieri la differenza.

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« Risposta #13 il: 18/09/2009, 21:19:35 »
Certo che dal dimostrare un pò di solidarietà per dei poveri lavoratori (come me ad esempio) che potrebbero trovarsi a dormire sotto un ponte per la chiusura della fabbrica avete montato su un bel pandemonio.....
Che la Guzzi sia un rottame o meno.... altre 150 persone rischiano di trovarsi senza i soldi per mangiare.....fare polemiche gratuite credo che non sia utile a nessuno....ma questa è solo il mio pensiero....... :(  :(  :(  :(

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« Risposta #14 il: 18/09/2009, 21:53:09 »
padà, scusa ma un operaio non può e non deve pagare gli errori della dirigenza! se la gente che si siede ai posti di comando non è in grado di rinnovarsi, di stare sul mercato, per incapacità allora deve essere tirata fuori, spesso un dirigente medio piccolo (un quadro) guadagna quanto 10 operai, allora invece che tagliare 150 famiglie basta tagliare 10 dirigenti! per inciso montezemolo dal gruppo fiat prendeva circa 5 milioni di euro l'anno, ma i tagli sono sempre stati fatti agli stabilimenti, sarebbe bastato ridursi lo stipendio del 20% (poveretto, con 4 milioni tirando un po la cinghia si va avanti dopo tutto...) invece gli operai non sono utili, basta spostarsi dove costa meno la manodopera, che non risolve il problema ma lo rimanda, per inciso un operaio italiano guadagna circa 6,50 euro lordi l'ora, un operaio giapponese ne prende 23 circa mentre un operaio americano circa 20, eppure le aziende più forti sono proprio in jap e usa (fiat mi deve spiegare perchè vuol pagare la manodopera chrisler 20 euro l'ora, e spende fior di soldi NOSTRI per comprare mentre taglia la manodopera italiana che tra busta paga, ferie e contributi costa circa 12)
e poi se tu azienda automatizzi tutto (quindi meno operai) e produci 100 mentre il mercato ne richiede 20 cosa pretendi? allora paga di più la manodopera, fai lavorare meno ore, produci per quelle che sono le richieste reali del mercato e vedrai che i soldi ti tornano in dietro,
se i soldi non circolano tra la massa, prima o poi finiscono, e il guaio è che ci stiamo abituando!

Offline elcode

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« Risposta #15 il: 18/09/2009, 22:15:54 »
CARISSIMO  ..PADANNNIANUN   ..NO COMMENT !
(VEDI ,CONTINUO A SCRIVERE IN STAMPATELLO ...............PAZIENZA)
SALUDOS ET A NON  VEDERCI.
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Offline Member #951

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« Risposta #16 il: 18/09/2009, 22:51:49 »
ciao Paolo
concordo con te......quasi in toto....
sopratutto per quanto riguarda certe "comodità" troppo spesso camuffate dai fatidici "DIRITTI ACQUISITI"-----
mi dispiace leggere anche le diatribe sterili fra ELCODE e PADANIAN 1.....sterili perchè fanno solo incazzare due persone che hanno opinioni diverse.......
raga...chiappe in sella il vento che sentite è uguale per tutti

..... tshrak,
ma se produco di meno e pago di più la mano d'opera. che fa meno ore....a quanto cacchio devo vendere quel poco che produco....?? e come faccio a risparmiare per reinvestire??
sopratutto..se il cliente finale  trova prezzi più bassi, anche a parità o quasi di qualità....
combatto quotidianamente con preventivi....con clienti che guardano sempre più al prezzo....e meno alla qualità         credimi è un grande casino...
colbitz/riccardo
Riccardo
noi tireremo diritto.......fino alla prima curva....
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« Risposta #17 il: 18/09/2009, 23:38:09 »
ciao colbitz, i costi di un prodotto finito sono composti da tanti fattori e in un prodotto come una moto (o un auto) incidono realmente di poco, parliamo di un 5-6% in fabbrica che si traduce in un 10% del prezzo finito (aumenti proporzionali ai passaggi di mano tra fabbrica, venditore, concessionaria) aumentare lo stipendio del 30% ed i costi del 10% porta ad un potere d'acquisto direttamente proporzionale alla capacità di spesa del singolo, la ricchezza è nella massa che spende, se non sbaglio qualcuno qualcuno una volta disse "non voglio essere un uomo ricco in un paese di poveri" (de gasperi???) e non a caso l'italia è stata tirata su con questa filosofia, condivisa da altri paesi che si sono arricchiti in questo modo, oggi invece con le multinazionali al potere il soldo si concentra in mano ad un mercato oligopolisticamente organizzato con cartelli che sono sotto gli occhi di tutti (e per questo modo praticamente invisibili perchè normali)
pensaci se oggi guadagni 1000 e spendi 900 ti restano 100 da distribuire ed investire, dallo svago all'investimento vero e proprio, mentre se guadagni 1300 e spendi 1100 te ne restano 200, con il risultato che circolando più soldi porti più persone ad arricchirsi, qualcuno mi dirà che è inflazione e che è pericolosa, ma a questo contrappongo che è ancora più pericoloso assistere ad un costante aumento dei prezzi (benzina, autostrade, assicurazioni, canoni di affitto) che seppur non identificati come "beni di prima necessità" sono di uso e consumo quotidiano, senza che nessuno adegui lo stipendio, ne consegue che la perdita del potere di acquisto è direttamente proporzionale alla diminuzione della domanda, e se una fabbrica produce 100 per un mercato che richiede 20 ha costi molto più alti, sia di magazzino che di materie prime acquistate, lavorate e in usura, che in usura dei macchinari, che secondo me nel medio e lungo periodo sono ben più alti di quelli di un adeguamento salariale

i clienti che guardano sempre più al prezzo e meno alla qualità fanno questo proprio perchè sono costretti, ma secondo te io decido di comprare un prosciutto di scarsa qualità perchè mi piace o mi costa la metà di uno di buona qualità? e non lo faccio certo perchè son tirchio ma perchè se non faccio cosi non arrivo a fine mese, allora dandomi più soldo io compro di qualità guardando meno al prezzo

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« Risposta #18 il: 18/09/2009, 23:41:37 »
premetto che può essere che le mie idee sono economia spicciola da quattro soldi ma è il punto di vista di una persona che oggi guadagna il 30% in più di 10 anni fa (non lavoravo ma ho visto le buste paga dei colleghi) e spende il 70% in più ed egoisticamente pensa solo a se stesso e alle condizioni di chi invece (in ambito sanitario) lavora schiavo di alcune cooperative guadagnando 900 euro al mese romprendosi la schiena per 38 ore settimanali senza possibilità di avere diritto a domeniche di riposo, natale, capodanno, pasqua, ferragosto sempre a lavoro per quella cifra, e se non sta bene cosi non lavori!
chiamatela pure rabbia

Offline Member #951

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« Risposta #19 il: 19/09/2009, 00:14:55 »
Ciao Shark....
è forse più spicciola la mia di economia...il problema sta nell'avere quei 200 € da spendere anzhichè solo 100? ma
chi te li da?...non mi riferisco ad aziende multinazionali....ma ad aziende medio piccole..ceh sono un'infinità..e che continuano a chiudere, perchè non riescono più a produrre perchè non hanno clienti a cui vendere....perchè sgtrozzati dai debiti..dalle banche....perchè solo dipendenti da un gruppo come quello FIAT...che ha sermpre fatto il bello ed il cattivo tempo....le cooperative..?? una realtà gestita all'italiana...come solo noi siamo capaci di fare.....ad una risorsa tutta italiana che è il turismo...che da noi non è sfruttata coem si dovrebbe,.....se non per gli interessi di pochi...
interessi di molte classi di potere....economico e politico....
che ci gestiscono ....manovrando leggi....
in più metteici pure che uomini politici come il Degasperi da te nominato..non ce ne sono poi cosi tanti....
o come qualche imprenditore privato che un bel mattino prende un aereo ..che guarda caso....cade!!!!
a 52 anni suonati..confesso grosse delusioni.....ma continuo a spaccarmi la schiena cercando di lavorare onestamente....e tirare dritto...e credimi.....domeniche, di riposo, natali capodanni e feste comandate...per circa 25 anni di onorato lavoro me le sono spesso dimenticate..non rimpiango nulla di quel quarto di secolo...ma aldilà delle coperative dei salari da miseria.....credimi ho visto tanta gente e giovaniu sopratutto,preferire ai 900 € da cooperativa..una bella dose di assistenzialismo e  restare a casa...
credimi non è ne demagogia ne retorica...ma vita vissuta....
non potremo mai essere come i tedeschi, come gli inglese..(che pure loro c'hanno i cazi loro a tirare aventi)
ma siamo italiani ...e se italiani con una moto come la nostra ---lo siamo un pelino di più (meglio)
ciao t-shark..buon fine settimana..
colbitz/riccardo
Riccardo
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« Risposta #20 il: 19/09/2009, 08:27:59 »
Citazione da: aaron

Secondo me hanno avuto la sfortuna di avere sempre una dirigenza "Cieca" che ha preso a modello la  marca "dell'elica" pensando che rivedere e correggere un motore atavico portasse a qualcosa, l'ultima ca**ata è stata quella di sfidare la GS con un modello  ..... quote]

POI X FAVORE ,AARON , NON CONFRONTIAMO BMW E GUZZI , VISTO CHE PER AQUISTARE UNA "TEDESCA" I MOTOCICLISTI ITALIANI SI ADEGUANO.....


...non ho  parole!!

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« Risposta #21 il: 19/09/2009, 12:35:57 »
T-shark, oltre a paragonare lo stipendio netto, andrebbe paragonato anche il costo del lavoro, e probabilmente un USA e Giappone è inferiore che in Italia. E lo sai perchè? Perchè là non c'è la CIG da pagare (oltre che il clientelismo da mantenere).

Offline gianmarco

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« Risposta #22 il: 20/09/2009, 19:53:42 »
Ho letto con molto dispiacere la notizia data da Michele(Mifacche);era una morte annunciata che si e' avverata a distanza di tre/quattro anni della  proprieta' Colaninno.
E' la cosi' chiamata globalizzazione industriale a cui nessuno puo' tirarsi indietro.
Se vediamo i nostri vicini di casa sono oramai decenni che hanno impiantato siti industriali
in ogni parte del continente(anche la bmw),noi abbiamo atteso piu' del lecito con la speranza che la manna scenda sempre dal cielo.Pensate solamente al lavoro sommerso
o ai mille problemi che un imprenditore ha per mandare avanti una azienda senza la manna dal cielo.Mi dispiace personalmente per l'economia Italiana che forse perde un
sito produttivo dei piu' storici in Italia;l'aquila continuera' a volare come prima e piu' di prima sia che ha la pelle nera sia che ha la pelle gialla od olivastra l'importante e' che lo
show continui e che i politici continuino a fare teatrino spalleggiati da quattro talkshow da
strapazzo mostrando tutto l'abecedario del menefreghismo di una Italia che va sempre
di piu' a rotoli.N.B. i dipendenti(sia specializzati che non) sono solo l'ultima punta di un iceberg a cui la terra dei cachi non puo' fare a meno.Saluti Gianmarco.
Carlo Merlini

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« Risposta #23 il: 26/10/2009, 20:14:27 »
La Casa di Mandello continuerà la produzione, e rilancerà su nuovi modelli che forse vedremo già al Salone di Milano

La notizia è di quelle rassicuranti in questi tempi, la Moto Guzzi continuerà a mantenere la produzione a Mandello del Lario.
Lo stabilimento sarà rilanciato e nuovi modelli saranno immessi sul mercato. E' quanto emerso oggi nell'incontro al palazzo del Consiglio regionale della Lombardia fra i vertici aziendali della Moto Guzzi e le istituzioni.
All'incontro erano presenti il Presidente del Consiglio regionale Giulio De Capitani, l'Assessore regionale alla Famiglia e Solidarietà Sociale Giulio Boscagli, il Viceministro alle Infrastrutture Roberto Castelli, il Presidente dell'Amministrazione provinciale di Lecco Daniele Nava, l'assessore provinciale al Lavoro Fabio Dadati e il sindaco di Mandello al Lario Riccardo Mariani.
"Rilanceremo Moto Guzzi – ha detto al termine dell'incontro Roberto Colaninno presidente del Gruppo Piaggio - Abbiamo un piano strategico che prevede, tra il 2011 il 2013, l'immissione di nuovi modelli. In testa abbiamo idee originali che svilupperemo confidando la ripresa del mercato. Mandello Del Lario - ha aggiunto Colaninno – rimarrà la sede della produzione della Moto Guzzi, il polo lecchese nell'ambito del Gruppo, per il quale abbiamo in serbo prodotti di altissima qualità. La fabbrica Moto Guzzi, con il suo museo, dovrà diventare inoltre un centro di interesse per tutti i motociclisti, dunque avere anche valenza turistica per il territorio". Da informazioni che abbiamo raccolto, il piano di investrimento da qui al 2013 sarà di oltre 25 milioni di euro e, fatto importante, Moto Guzzi sarà l'unico marchio del gruppo Piaggio a mantenere nella sua sede storica anche la produzione dei motori che, per tutti gli altri marchi, è stata concentrata a Pontedera.

Offline Ricky

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« Risposta #24 il: 26/10/2009, 21:13:03 »
Questa si che è una bella NOTIZIA per i tempi d'oggi   :mrgreen:

Scusa Padanian1 ma da dove hai appreso la notizia :roll:
Riccardo.... Ricky....The Black Sheep. Dagli del Gassss Al Minarelli.
Fjr 1300 A Silver Storm. Fjr 1300 AS Midnight Black.  Il Mito. Gs1200 Ocean Blu. Gs 1250 Adventur Trophy.
I rompi co*****i non vanno mai in ferie, maremma maiala.