Con Mario abbiamo fatto visita a Kafer = Marco all'ospedale di Abbiategrasso.
Sta bene e ha una frattura al polso DX e - come prevedibile - è indolenzito dappertutto.
TAC, ecografie e una quantità di esami radiologici escluderebbero altri danni.
Gli abbiamo portato i vostri saluti e i vostri auguri (Mario ha fatto una stampata diretta delle pagine di questo thread).
La moto è da rottamare.
La dinamica dell'incidente è la seguente.
Strada Vigevanese direzione Milano. Uscendo da Abbiategrasso la strada curva a destra e fa una gobba incorporando un ponte sul Naviglio.
Passando la gobba si vede chiaramente la traiettoria d'uscita dalla curva e una discesa di poco più di 100m. Da lì ci sono oltre 15 km di rettilineo pianeggiante.
Alla fine della discesa a destra c'è una strada laterale che si immette a 90° nella statale.
Marco è solo, non ha macchine davanti e chi lo segue è distante.
Nella direzione opposta viaggia un autoarticolato che sembra procedere verso Abbiategrasso.
Arrivato però all'altezza della laterale, il camion svolta bruscamente a sinistra nonostante Marco stia sopraggiungendo (il camionista dirà più tardi di non averlo visto) e invade la sua corsia.
Con la cabina del camion che blocca la sua metà della strada e il cassone che occupa la corsia opposta, Marco non può che frenare. La moto termina la sua corsa contro la cabina del camion e Marco cade. Il casco Shoei ha assorbito gran parte dell'urto e le protezioni negli indumenti di Marco hanno fatto il loro lavoro. L'ospedale dista meno di 10 minuti.
Perchè questa storia e la sofferenza di Marco (e il sacrificio di una moto nuova) non siano semplicemente archiviati, lasciatemi trarre un paio di conclusioni:
1. In moto siamo sempre INVISIBILI, fari accesi o meno.
2. Un buon casco vale sempre l'investimento.
3. Le protezioni d'estate danno fastidio ma funzionano. Marco ha un paio di graffi e basta. Non voglio pensare a quello che avrebbe riportato indossando un casco jet e vestiti non da moto.
4. Sono i piccoli dettagli, i minimi cambi di traiettoria e la fortuna a fare la differenza. Lo stesso incidente poteva essere mortale.
Caro Marco, tanti auguri di pronta guarigione da parte di tutti noi
. E grazie. Ci hai ricordato che non siamo invulnerabili.
Teerex