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Autore Topic: E molto triste  (Letto 1048 volte)

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Offline jivaros

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E molto triste
« il: 27/11/2008, 23:13:39 »
Stamattina mentre guardo la gazzetta leggo che un'altro di noi motociclista all'ingresso per accedere alla strada statale 16 bis è morto se non sbaglio allo svincolo con Fesca :cry: ,aveva una Fazer e mi sà 39 anni i quali compiva proprio ieri preleverò di nuovo la gazzetta per leggere meglio l'articolo e capire la dinamica com'è potuto accadere tutto ciò,,non lo conosco ma mi associo sicuramente al dolore dei suoi cari,o se facesse parte della Fazer Italia ai quali colgo l'occassione per salutarli ciao e lamps a tutti :wink:

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« Risposta #1 il: 28/11/2008, 01:11:50 »
Sì, veramente una notizia triste caro jivaros. Quelle così di noi motociclisti lasciano sempre più amaro in bocca rispetto ad altre, almeno a me. Quando siamo in moto siamo più esposti al pericolo e i rischi aumentano ma in fondo siamo motociclisti, lo sappiamo e non possiamo rinunciare. Saremo sempre motociclisti, lo sapremo sempre e non rinunceremo mai...

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« Risposta #2 il: 28/11/2008, 01:38:56 »
è la vita, aspra, amara, dolce, passionale, terribile e bellissima, noi la viviamo su 2 ruote, siamo esposti, incompresi, additati come incoscienti, ci consigliano di farla finita, di "crescere", secondo qualcuno "ce la tirano" ma siamo fatti così, molti di noi hanno sposato la propria moto più della propria moglie, e viviamo in simbiosi in salute e in malattia, il piacere delle curve, il dolore alle chiappe dopo 3-4 ore di strada, le incazzature con quella cavolo di riserva che ci costringe a fermarci sul più bello, il sudore freddo quando ti sbuca qualcuno davanti all'improvviso e poi a volte il ricordo di quell'incidente che ci ha lasciato un segno (io ho 4 punti in fronte "guadagnati" su un 50ino a 20 anni) o le bestemmie tirate alla nostra piccolina a ogni mal di schiena, poi leggi notizie come queste, leggi di persone decapitate, leggi (o peggio come me che ci lavoro dentro) di persone che sono rimaste vegetali a seguito di incidenti e ti passa per la mente di smettere di andare su 2 ruote, poi viene su la passione, l'amore, la nostra calcolata incoscienza e basta un solo sguardo alla nostra amata (quella vera a 2 ruote) per scioglierci come ragazzini difronte al primo bacio, e allora ti rendi conto che vale la pena, che sei drogato delle 2 ruote, che sai che prima o poi potrai farti male o peggio, ma non riesci a smettere, e allora che ti rendi conto che la tua vita non sarebbe la stessa se quel genio che ha messo insieme 2 ruote e un motore non l'avesse fatto! e lo ringrazi e benedici, e ti dimentichi di ogni pericolo, vale la pena di correre il rischio e lo corri, la nostra vita è così, due ruote e aria buona, paesaggi e imbranati che rischiano di ammazzarti a ogni manovra azzardata, e chi non lo capisce non ha mai vissuto a pieno le sensazioni che ci accompagnano a ogni raffica di vento sulla nostra faccia a casco aperto!
io sono drogato delle 2 ruote, non ne capisco una mazza di meccanica e forse per questo non sono un vero "biker" ma ora che sono senza moto da 3 mesi mi sto rendendo conto che sono in crisi di astinenza, e non vedo l'ora di farmi una bella "dose" di km in compagnia del mio mostriciattolo.
per quello che può valere mi dispiace che si muoia sulle 2 ruote, ma mi auguro che caso mai un giorno dovesse capitare a me, capiti proprio la morte, perchè vi assicuro che c'è peggio che morire, ma che capiti il più tardi possibile perche come tutti ho ancora da vivere tante esperienze!
addio caro sconosciuto,
addio a uno di noi
scusate se mi son dilungato ma le parole sono uscite a fiotti

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« Risposta #3 il: 28/11/2008, 06:31:11 »
Sono sempre delle brutte notizie,anche se non lo conosco condoglianze alla sua famiglia.

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« Risposta #4 il: 28/11/2008, 07:06:45 »
che dire non lo so quello vhe mi viene in mente in questi casi e che la moto e un oggetto bellissimo, e pericolosissimo. sentite condoglianze alla famiglia del motociclista da un motociclista.

Offline AL58

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« Risposta #5 il: 28/11/2008, 09:01:18 »
Leggere le vostre parole per un motociclista che per tutti era uno sconosciuto, fa' capire l'incredibile passione che mettete nel fare "i bikers". Io vado in moto da tanti ma tanti anni adesso anche mio figlio e' qualche anno che viaggia , con la mia stessa passione e chiaramente la tensione e' ancora piu' alta, ma fare e gustare i piaceri e le passioni della vita, come dice qualcuno non a prezzo. Sentite condoglianze alla famiglia.
Alberto & Raffaella

Quando capisci il viaggio, diventa' liberta'

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« Risposta #6 il: 28/11/2008, 12:16:09 »
Condoglianze alla famiglia x la perdita del loro caro e a noi tutti x la perdita di un fratello di strada che speriamo vegli su questo belissimo popolo pieno di amore e di tanta voglia di vedere il mondo su due ruote.
Many Lamps Tristissimi.
Piugenova

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« Risposta #7 il: 29/11/2008, 08:06:17 »
Ogni Santo Giorno nelle cronache un CENTAURO ci lascia le penne...
Tanti se le cercano e tanti ce li regala il NOSTRO SPETTACOLARE CODICE DELLA STRADA..
Ma la cosa più triste è l'accanimento della stampa nel pubblicare MUORE CENTAURO (fa figo un titolo cosi anche perché la gente pensa subito "vedi come corrono in moto") eppoi leggi l'articolo è scopri che il vecchio medico del paese a 87 anni usciva di casa (la patente gli era già stata ritirata 4 volte per incidenti causati nell'uscire da casa) e NON GUARDANDO se arrivava qualcuno CENTRAVA in pieno il centauro che sopravveniva alla velocità di 30/40 kmh.. La macchina distruggeva lunotto e qualche botta il CENTAURO preso in pieno dalla botta veniva sbalzato per terra e finiva la corsa sotto un altra macchina...
Cosi IO ho perso un'amico....
Ciao Gianni...

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« Risposta #8 il: 29/11/2008, 17:22:54 »
ciao t-shark sono joseph,  complimenti per le bellisime e toccanti parole in ordine a come la pensiamo e la vediamo noi motociclisti. Io ho 48 anni e vado sulle due ruote (con motore) dall'età di 14 anni. Mi permetto di dire che ho fatto parte di altri club e a volte nei tresferimenti ho viste manovre e comportamenti da irressponsabili. Voglio aggiungere che in moto si va con la testa e poi con il polso. Un saluto a tutti