Ciao,
in conclusione
se si fa scaricare troppo la batteria verrà prodotto molto solfato (processo di solfatazione). Se invece la tensione è mantenuta elevata, la reazione tenderà verso sinistra, con precipitazione di ossido di piombo.
Allora, quello che mi accade se non faccio nulla è che si scarica (reazione che tende a destra??) e già per questo ho buttato due batterie.
Se carico troppo faccio i sassolini.
Incrociando i dati vedo che i costruttori di accumulatori dicono di non caricare oltre i 14.4 volt (batteria a GEL) mentre l'articolo che ho sottoposto, consiglia di tarare a 13.8 volt.
Le prove che ho fatto su una batteria a gel mostrano che effettivamente 13.8 volt sono un valore ottimale, la carica viene raggiunta come pure l'arresto dell'erogazione di corrente.
Credo quindi che ci si vada a mettere nella condizione di buon compromesso.
Altre strade proposte, fra cui i garage riscaldati, localizzare l'accumulatore in ambienti con vibrazioni e con altro sistema di carica, sono state valutate ma, nella mia contingenza, risultano di difficile applicazione, anche perchè volendo continuare ad usare il mezzo quando il meteo lo consente, diventerebbe oneroso in termini di tempo, il movimentare la batteria da e per il veicolo.
Tra l'altro mettere due batterie in parallelo non è cosa da farsi, specie se poi sono di tipo diverso come accadrebbe mettendo quella a gel della moto assieme a quella a liquido della vettura.
Ho sentito che alcuni usano già sistemi analoghi di produzione industriale, magari sarebbe interessante aprire una indagine su quanti li usano e con quale risultato/soddisfazione.
buona giornata.
il.G