Hai perfettamente ragione.
Beh, in realtà c'è già stato chi ha apportato correzioni simili, per esempio eliminando l' "urrà" a favore di un italianissimo "Eja" (con la i lunga), però poi l'anglofilia ha riavuto ragione ed io non ripeterei l'esperimento.
Vi sono altri esempi: per che squadra tieni? non mi dire ad esempio il Milan (sempre pronunciato con l'accento sulla i). In inglese Milano si pronuncia Milàn, come in spagnolo, in francese, in tutti i dialetti del norditalia fra cui, guarda caso, il milanese: persino gli svizzeri lo chiamano così ed è tutto dire. E allora? Mìlan mi sa che resti, ma " il Milàn" con l'accento suòlla a mi piacerebbe di più, così come "'l Turin" o, in italiano "il Torino" è la squadra di Torino: l'unica cosa che non perde è la pronuncia, i risultati sono un optional (si vede che sono un tifoso deluso?)
La "gèi" è ormai parte del nostro vocabolario e, al massimo, più che "i lunga" io la chiamerei "iota" perchè è così che si dovrebbe dire ancor meglio. Se dovessimo dire "i lunga" tutte le volte, i nostri interlocutori taglierebbero corto, ne sono certo. E poi, dài, chi la dice giusta c'è: la biemmevù. Basta cambiar moto e tutti i problemi spariscono, no?
Questa si sarebbe una volpata :wink: ...saremo mica semantici... :lol: comunque possiam o sempre mettere all'ordine del giorno del consiglio la diatriba, con obbligo di verbale scritto, sperando che Mamayama poi non ci diseredi
Franco
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linguista operativo