Concordo con il ragionamento espresso da Gino, anche se io personalmente non sono coinvolto nel richiamo ( la motivazione è comprensibile! ). Capisco però anche, ad esempio chi, acquistata una moto nuova di " zecca ", si ritrova a dover fare effettuare l' Intervento e più precisamente fare aprire un motore nuovo. Certo, se l' intervento è fatto da personale competente, capace e attento, be allora la " pillola" amara, si ingerisce con più " facilità ". Per contro, come scrive Gino, è anche sintomo di serietà, quanto deciso da Yamaha. Pensate ai possessori della Honda CBR 1000 RR 2020! Sostituzione delle bielle ( titanio ) e componentistica vari. Dunque il richiamo di Yamaha è la politica tipica delle case motociclistiche attente ai problemi legati ai componenti della moto. Probabilmente bisogna intervenire, alla fonte e cioè, sul controllo di qualità dei componenti e sul progetto, dei componenti. Sulla politica di informazione riguardo il problema riscontrato, non credo che Yamaha sia stata superficiale o meglio , poco discreta. I giornali del settore hanno i loro mezzi e " vie " , per aver news più velocemente del cliente stesso. Ma in questo caso, non lo vedo un problema di grossa entità ( parere personale ).