Oggi ho telefonato a Flavio.
Mi ha risposto mentre stava facendo un po' di cyclette e ho sentito la sua voce serena come al solito. Diciamo subito che ce l'ha ancora dura ma è un combattente incredibile, lo dico senza false frasi di circostanza.
Mi ha spiegato che è sempre paralizzato dal ginocchio in giù ma che la battaglia fatta di piccoli progressi continua.
Con una serenità nella voce disarmante, mi informa che dovrà sottoporsi a un duro ciclo di chemio che lo terrà fermo in ospedale per una settimana (così ho capito) e poi, a settembre, subirà un intervento di trapianto di midollo che dovrà essere risolutivo per molti aspetti.
Più positivo ancora è quanto io ho percepito fra le righe: Flavio non è rassegnato, Flavio è dispiaciuto perché è estate e vorrebbe muoversi, godere di quella normale mobilità che aiuta ad uscire dalla prigionia del suo male. Questo mostra che è sempre lì, moralmente e fisicamente in trincea con corpo e spirito, che è armato sino ai denti e continua a resistere. Mostra un desiderio di vittoria enorme ed ammirevole.
Noi, per quel nulla che possiamo fare con le nostre parole, siamo con te.
Facciamo sentire a Flavio (che normalmente legge i nostri forum) che ne è sempre parte integrante e che, ogni tanto, ci piace farci vivi con lui per una pacca sulla spalla data con ammirazione sincera.
Franco
P.s.: fatti sentire anche tu, Flavio, eh?