Domenica scorsa capita che Lei si ritrovi la mattina e il primo pomeriggio impegnati ed io quindi libero di gestire il mio tempo. Deciso: visto l’avvicinarsi di una probabile nevicata, passo al rimessaggio dell’attrezzatura motociclistica, una vasca di acqua tiepida saponata e metto in ammollo i suoi. Sto smontando il tris della mia giacca quando ricordo di dover far benzina, cosi mi resta il serbatoio pieno a scanso di ruggine.
Su giacca e pantaloni, e mi avvio al solito distributore, e lì sorge il problema: c’è coda. Indispettito ricordo che un distributore ad una trentina di km la vende a qualche millesimo in meno: vado là così impari ad aver la coda

. Ma già che son per strada allungo un pò e imbocco la Val Camonica, si vede un pò d’azzurro a far da sfondo alle prime creste imbiancate quando giro verso la Val di Scalve. La vecchia strada scavata nella roccia è da anni baipassata da gallerie ma c’è la possibilità di percorrerla a piedi. Lungo il percorso cartelli esplicativi illustrano la genesi delle rocce, e si gustano alcuni begli scorci su cascatelle ghiacciate e sulla gola.
Si sta coprendo, forse è la perturbazione annunciata, meglio rientrare che ho ancora l’ammollo da sciacquare e stendere. Un ultimo sguardo alla Val Camonica. Risalendo alla forcella che mi riporta in Val Seriana, incrocio una poiana che si posa su un ramo a due passi dalla strada, mi fermo ma lei decide che non è giorno di foto e se ne va lasciandomi a fotografare il Lago di Endine, che non fotografo mai, visto che è a due passi da casa mia.
Chissà se nevicherà in settimana … e devo ancora far benzina ...