Credo che per moto e auto le regole siano le medesime. E' richiesta una delega scritta per l'uso di un mezzo di proprietà di terzi siano essi ditte (auto aziendali) o privati (auto della moglie se non cointestata) e ulteriore autorizzazione specifica per l'esportazione, anche solo temporanea, del mezzo. Ciò deriva dal fatto che i mezzi targati in Italia sono Beni Mobili Registrati e ciò genera la responsabilità in solido, e per primo, del proprietario che nel caso di danni si rivarrà poi sul conducente. L'aspetto assicurativo assume significato per la categoria/classe di appartenenza della polizza ma non coinvolge l'aspetto in esame: se il veicolo è coperto da assicurazione essa DEVE rispondere per eventuali danni a terzi. Es: in presenza di copertura furto/incendio, nel caso d'incendio la compagnia DEVE rispondere dei danni a terzi anche se la moto NON sta circolando infatti copre i danni causati dal veicolo (ci sono casi di contestazione per danni a beni del proprietario in quanto non terzo); nel caso di furto, ma anche di danni per incidente, risarcisce il proprietario anche nel caso il bene sia concesso in uso come benefit.
La legge del paese dove vai NON elimina la trasgressione, che si realizza all'attraversamento della frontiera, ma regola le norme di circolazione e quindi ininfluente al caso. Es in Italia la patente ha una scadenza, nella maggior parte degli stati esteri no, che io sappia (anche per esperienza diretta) viene verificata l'abilitazione alla guida ma non considerata la scadenza (vedi certificazione scritta per i B ante '89, se non ricordo male, poi sanata con accordi EU ma contestata qualche anno fa dalla Svizzera che richiedeva di avere la specificazione della categoria sulla patente e non accettava il foglio timbrato allegato (anche questo sanato da accordi).
Naturalmente la mera contestazione della proprietà da parte della forza pubblica è raramente contestata, ma è legittima senza delega scritta, specie adesso che non viene più fornito il CDP e quindi è praticamente impossibile risalire al volo al reale proprietario (non a caso polizia e carabinieri in servizio stradale hanno in macchina il collegamento internet). Ricordo che il libretto NON certifica la proprietà e infatti, nell'ambito della semplificazione burocratica prima o poi arriveremo anche in Italia al documento unico proprietà/identificazione auto.