Mi permetto di postare qui un'articolo del "Corriere del'le Alpi" e un po' vecchiotto ma vale la pena leggerlo,anche perche salendo da Selva verso il passo e' cambiato poco.
Autovelox sul Passo Giau, ma ci sono altri problemi
COLLE SANTA LUCIA. Nei giorni scorsi lungo la sr 638 del Passo Giau sono entrati in funzione i due autovelox installati dall'amministrazione comunale, per limitare la velocità dei veicoli, soprattutto centauri, in alcuni punti «caldi» dell'arteria, dove in tanti si lasciano prendere dalla voglia di correre.
Ma i problemi del Giau sembra non siano solo qui. Almeno stando a quanto segnala un cittadino di Colle Santa Lucia, Paolo Troi.
«La vera emergenza non è la velocità, ma la sicurezza di alcuni tratti. In particolare in prossimità di una curva ai piedi del valico, dove ogni anno si registrano almeno una decina di incidenti. Non intendo criticare l'iniziativa dell'amministrazione, che è sicuramente valida ed utile. Ma trovo che questa serva più a tutelare la tranquillità di chi vive o passeggia in cima al passo, dove tra l'altro gli incidenti sono molto rari. Mentre più in basso restano nel dimenticatoio alcuni evidenti problemi alla sicurezza della strada».
Il riferimento va alla semicurva che precede il primo tornante del passo. All'incirca un chilometro, salendo, dopo il bivio con la sp 251 in prossimità dell'abitato di Selva di Cadore. «È una curva molto pericolosa», spiega Troi, «perché presenta un contropendenza che fa sbandare verso la scarpata esterna. E a farne le spese sopo soprattutto i motociclisti che scendono dal passo. Qui la velocità è solo una concausa, perché le moto escono di strada anche a bassa velocità. Il pericolo ovviamente aumenta in maniera esponenziale quando la sede stradale è bagnata. Lo dimostra il fatto che in quel punto solo durante la passata stagione estiva, quindi in pochi mesi, si sono verificati ben otto incidenti. Quest'anno, fino ad ora siamo già a quattro. E non siamo neanche a metà dell'estate. Fortunatamente non ci sono state conseguenze gravi per i centauri. Qualcuno se l'è cavata con qualche ammaccatura alla moto. Molti invece hanno richiesto l'intervento dell'ambulanza».
Una situazione per la quale Troi chiama in causa il gestore, Veneto Strade. «La pericolosità di quella curva è stata segnalata più volte in passato, ma non è mai stato fatto niente. Bisognerebbe almeno apporre un'apposita segnaletica di curva pericolosa. Non si capisce perché è stata installata su alcuni tornanti sopra e non li».
Ma i problemi non sembrano finire qui. «Nei primi cento metri di strada dopo il bivio con la sp 251», conclude Troi, «sono stati coperti con l'asfalto gli scavi di tre attraversamenti. Ma ora il terreno si è assestato e si sono formate tre avvallamenti. Una vera trappola per le biciclette. E anche qui il problema era stato segnalato».
Un Saluto