Era da tempo che mi girava in testa l’idea di fare il classico giro da motociclisti duri e puri e nell’ultima settimana la cosa stava diventando qualcosa in più di una sola idea e iniziavo a pensare il tragitto da compiere ma senza pianificare nulla, solo un percorso in linea di massima che potesse contenere tanta, tanta e tanta montagna e magari di quella tosta.
Oggi domenica 20 agosto il sogno diventa realtà, sveglia alle 5,30 veloce controllo visivo al meteo e alle 6,30 sono in strada in direzione Trento che raggiungo passando per il passo della Fricca a quota 1080mt,proseguo per la statale del Brennero e a Mezzocorona imbocco la Val di Non celebre per le sue fantastiche mele e per il paesaggio che dalla collina corre verso la montagna; il percorso è veloce la strada non ha traffico particolare tenendo conto che siamo al 20 agosto e arrivo al Passo del Tonale 1883 mt ,luogo distrutto dalla speculazione edilizia dove nel bel mezzo della vallata hanno fatto sorgere decine di condomini di oltre 15 piani…..uno scempio alla natura e al paesaggio per cui decido di non fermarmi e proseguire per Ponte di Legno e iniziare l’impegnativa salita al Passo Gavia mt 2621, la strada da questo versante è molto stretta e nella maggior parte del suo percorso è senza barriere di protezione per cui procedo con la massima sicurezza trovando il tempo di fermarmi in qualche piccola piazzola a lato strada per fare alcune foto. Al culmine della salita a bordo strada è presente la neve scesa nella serata precedente complice un temporale estivo con un repentino abbassamento della temperatura che è ancora molto frizzante ( circa 7° ), dopo le foto di rito proseguo, la strada è ancora lunga e sono in orario su una tabella di marcia non scritta ma che veleggia nella mia mente.
La discesa è altrettanto impegnativa ma a mano a mano che si scende la temperatura diventa più gradevole per cui rende il tutto meno difficile.
Arrivato a Bormio il prossimo traguardo è il Passo dello Stelvio mt 2780 la strada con i suoi innumerevoli tornanti sale veloce e il traffico inizia ad essere un po’ più intenso ma arrivato al passo vedo un nuovo cartello che indica il passo dello Stelvio e noto subito una cosa……. A parte il fatto che io reputo ancora lo Stelvio il più alto valico alpino europeo perché alla Bonette la quota è fittizia e resa tale da uno stratagemma, ma a parte questo io ho sempre saputo che la quota dello Stelvio era 2756mt ora chissà come mai tale quota è divenuta 2780….. innalzamento terrestre………………..Riparto e scendo per lo stesso percorso fino all’incrocio con la strada che scende in Svizzera a Santa Maria in Val Mustar non prima di aver valicato l’Umbrail Pass mt 2583 .La strada si fa larga e sinuosa e sale verso il Fuorn Pass mt 2149 che abbiamo percorso anche lo scorso anno durante il giro dei Passi Svizzeri ( dopo aver preso acqua a secchiate )e nell’affrontare la discesa verso Zernez imbocco la galleria che all’uscita mi porta al Lago di Livigno attraversando la diga ( al modico prezzo di € 12,00 ) .
Livigno brulica di turisti e arrivo in orario di pranzo per cui faccio uno spuntino veloce e qui decido di aggiungere qualcosa al giro che sto facendo…..
Riparto verso la Forcola di Livigno mt 2315 e all’incrocio con la frontiera Svizzera prendo in direzione………………….. del Passo Bernina e St. Moritz dove agevolato dalla strada perfetta ,molto larga e scorrevole arrivo in breve tempo. Faccio una sosta di una quindicina di minuti per fare qualche foto e per curiosare un po….al Budrutt’s Palace le Rolls Royce e le Bentley stazionano sempre in bella vista all’ingresso dell’hotel ….è meglio che mi rimetto in viaggio sono le 15 e devo iniziare il percorso di rientro, affronto ancora una volta il Passo Bernina dove faccio una breve sosta per le foto al Ghiacciaio della Diavolezza e al Piz Bernina oltre che al classino Trenino del Bernina che incrocio più volte.
Arrivato a Tirano è obbligatoria una tappa caffè ma soprattutto per togliere un po di indumenti pesanti in quanto la temperatura qui è notevolmente più alta.
Il proseguo del giro mi porta ad affrontare l’Aprica e nella rotta verso casa per evitare l’autostrada salgo al Passo Crocedomini mt 1895 che avevo affrontato in passato ma che probabilmente non affronterò mai più, la strada ha il manto stradale molto rovinato è molto stretta e pericolosa in molti tratti senza barriere , con calma raggiungo il Lago di Idro e da li scollino al Lago di Ledro e poi giù fino a Riva del Garda da dove mi collego a Rovereto, e raggiungo il Pian delle Fugazze mt 1150 ultimo baluardo prima di essere in prossimità della meta finale .
Chilometri percorsi: 702
Tempo totale : 14 ore comprese soste benzina pranzo foto ecc.
E’ stato un giro impegnativo ma emozionante condito da strade belle , veloci e scorrevole, alternate a strade impegnative e poco adatte all’uso motociclistico , ma su tutto ciò ha spadroneggiato la natura e i panorami meravigliosi con scorci unici.
P.s. Ringrazio la mia valigia destra, che per evitare una Fiat Panda dopo aver fatto specchio specchio , mi ha rimesso in carreggiata appoggiandosi al guard rail…..alla fine un po’ di paura e uno striscio evidente alla borsa laterale……SGRATTTTTTTTTT
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