Un salutone a tutti. Prmesso che non ero presente al fatto, e pertanto non posso che leggere senza dare la mia opinione sul fatto stesso, leggendo i vostri interventi mi trovo d0 accordo con Templar.
Trovo il suo discorso scritto, sensato e a mio avviso " maturo ", nel senso che, e' propiettato sul divertimento dei soci, un divertimento di gruppo, un divertimento improntato sul futuro e non sulla paura ( esagernado nella mia idea ).
Concordo con chi ha basato il suo discorso, sulla sicurezza e sul rispetto delle regole, che peraltro sono scritte ed accettate nel momento dell'iscrizione.
Pure io, provengo da club dove le uscite si consludevano con bollettini di guerra, dove le cadute erano la normale conseguenza della gita.
Se poi penso ai famosi raduni ( dello Stelvio!!!), no comment...
Ebbene, per quanto mi riguarda sono entrato nel club, con una testa diversa, con una voglia diversa e quando voglio fare diversamente, lo faccio da solo, scegliendo di andare da solo ( come ieri, dove vi posterò le foto ), con la mia andatura ( che non è per forza vreloce, anzi a volte è super turistica lenta ).
Personalmente amo andare in moto, anche senza fermarmi a mangiare, ma questo non lo posso imporre agli altri e pertanto, accettanfo di far parte di un gruppo con delle regole, allora le rispetto
E se mai, riceverò un richiamo giusto, lo accetterò, perchè quel richiamo e' speso per la mia sicurezza e per quella degli latri.
Con questo non voglio dire che l'imprevisto non possa accadere, ma come scxrive saggiamento Templa. aumentando le possibilità, aumentano i rischi e la velocità e' sicuramente una possibilità a favore dell'imprevisto.
Scrivo una frase , forse troppo forte, magari censurabile, ma permettetemi di scriverla :
a chi non piace questo tipo di " gioco ", e' libero ( a mio avviso ) di andare a giocare in altri lidi, perchè come scrive Tempal ( e scusami templar se continuo a citarti, ma concordo in toto con te ), la caduta di un amico, di un conoscente, di un essere umano che fa parte della combricola, porta sempre dispiacere a chi assiste o a chi partecipa, lasciando il segno e un brutto ricordo.
Ho smesso di andare con alcuni gruppi per questo motivo, dove chi rimaneva indietro era visto come un incapace, chi andava adagio era visto come un peso e lo scherno era troppo pesante e non occasionale.
Lo scopo nostro e' quello di stare insieme, visitare luoghi mai visti, sentire una guida che ti trasemtte cultura, storia dei luoghi, sedersi ad un tavolino e raccontare le sensazioni passate.....Be, scusatemi, ma personalmente credo che la sicurezza sia la prima cosa da insegnare e da rispettare, senza pregiudizi e senza colpevolizzare chi eì prudente.
Vero e' che, il rispetto va dato anche agli altri, senza esagerare, senza ostacolare, ma colui che magari ha esperienza maggiore, non deve a mio avviso accanirsi contro chi ne ha meno.
Dunque, caro Passerotto, mi dispiace leggere della tua scelta, ma il tuo altruismo limita il tuo divertimento , il tuo stare insieme.
Concludo.....Scusate il mio sfogo magari esccessivamente estremo, ma personalmente sono per il rispetto delle regole.