Intervengo non pro-Marquez ma pro-veritate.
Vi siete mai chiesti quante volte i piloti che non lottano per la vittoria si siano scambiati le stesse 'cortesie' di Rossi e Marquez?
In tutte e gare, ad ogni livello, cilindrata e classe succede così: se riesco a lottare per il podio bene, tiro a vincere e bado solo a correre più che posso. Ma se non ho i tempi per vincere allora mi ingarello con chi ha più o meno il mio passo e faccio la mia battaglia a prescindere dal podio. È sempre così nelle retrovie: ci si supera a ripetizione, si lotta, ci si diverte anche, ma nessuno ha mai pensato di chiamarlo complotto.
Se Rossi aveva la forza di andare dietro a Lorenzo e Pedrosa perché non lo ha fatto?
E se è vero che Marquez ha rallentato Rossi perché da dietro i vari Smith, Iannone, Crutchlow non li hanno raggiunti?
E se è vero che Marquez aveva deciso fin da Philip Island di favorire Lorenzo, allora perché lo avrebbe superato all'ultimo giro, togliendogli così 5 punti?
Io credo a Marquez quando dice di aver voluto fare la sua gara senza favorire l'uno o l'altro; poi si è accorto di avere il passo simile a quello di Rossi e così ha fatto gara su di lui; e non è vero che abbia fatto passare Lorenzo: in quella curva è arrivato molto lungo, tanto da dover allargare fin oltre il cordolo, e lì è passato Lorenzo. Poi il suo ritmo era quello di Rossi e con lui ha duellato.
Ripeto, succede sempre così. Solo che ora è successo a Rossi e tutta l'Italia si indigna.
Ma nessuno ricorda l'ultima gara del mondiale 125 del '90, con tutti i piloti italiani (Gresini e Gianola in primis) impegnati a fermare Spaan (non rallentare, proprio fermare) per permettere a Capirossi di vincere il titolo? Quello non era un complotto? Eppure Spaan non portò nessuno fuori traiettoria né tanto meno lo scalcio', semplicemente perse un mucchio di tempo a liberarsi del "tappo" italiano e si perse il mondiale per un paio di punti. E non ci fu nessuna levata di scudi a sua difesa da parte degli Olandesi, né alcuno che invocasse sanzioni per il comportamento di Gresini, Gianola & co. (che fu, quello sì, antisportivo e palesemente partigiano). Ma la federazione italiana contava ben più di quella olandese...
Con tutto ciò non voglio dire che il mondiale lo meriti l'uno o l'altro o che Rossi andasse sanzionato in modo diverso.
Semplicemente Valentino si è (stranamente) innervosito perché qualcuno dopo anni lo ha trattato come un pilota qualsiasi (e non come un privilegiato) facendolo lottare e sudare (e facendoci divertire parecchio)...
Buona fine di motomondiale a tutti!
Lamps
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